PD: Brandolin, terza corsia, come rispondere a strapotere banche
(ACON) Trieste, 19 giu - COM/AB - La Regione Friuli Venezia
Giulia è a sovranità limitata? Quello che sta avvenendo con
Autovie Venete Spa e il finanziamento della terza corsia
autostradale è emblematico e rappresenta solo una punta
dell'iceberg riguardo chi decide, cosa si decide e come si
decide.
Lo afferma Giorgio Brandolin, consigliere regionale del PD, a
giudizio del quale il bastone del comando sembra essere in mano
alla finanza e alle banche, che hanno assunto un ruolo debordante
non solo nel caso della concessionaria autostradale. Sempre le
stesse sono presenti in Friulia e in altri enti finanziari
pubblici, e condizionano la realizzazione delle principali
operazioni e investimenti, a Trieste e a Udine passando per
Monfalcone. Gestiscono, dall'altra parte, il debito e i problemi
finanziari di importanti imprese industriali della Regione.
Cosa si può fare per rimediare? si chiede Brandolin. In primo
luogo, ridare credibilità ai partiti e alle élite senza bussola,
e trasparenza e linearità alle decisioni pubbliche. Rendere ampia
la partecipazione, specie nella discussione sulla validità e
dimensione sociale dei progetti. Stabilire regole chiare e
inequivocabili, ad esempio sulla liberalizzazione dei servizi,
sull'apertura al mercato e ai capitali privati, sul partenariato
pubblico/privato.
C'è bisogno naturalmente del mercato, delle banche e dei privati
- conclude Brandolin - ma questa esigenza in ogni caso non può
andare a scapito delle regole e della responsabilità decisionale
che, sempre, deve rimanere in possesso di chi ha titolo a
rappresentare il pubblico interesse e il futuro delle comunità.
AB