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PD: Brandolin, terza corsia, come rispondere a strapotere banche

19.06.2012
10:56
(ACON) Trieste, 19 giu - COM/AB - La Regione Friuli Venezia Giulia è a sovranità limitata? Quello che sta avvenendo con Autovie Venete Spa e il finanziamento della terza corsia autostradale è emblematico e rappresenta solo una punta dell'iceberg riguardo chi decide, cosa si decide e come si decide.

Lo afferma Giorgio Brandolin, consigliere regionale del PD, a giudizio del quale il bastone del comando sembra essere in mano alla finanza e alle banche, che hanno assunto un ruolo debordante non solo nel caso della concessionaria autostradale. Sempre le stesse sono presenti in Friulia e in altri enti finanziari pubblici, e condizionano la realizzazione delle principali operazioni e investimenti, a Trieste e a Udine passando per Monfalcone. Gestiscono, dall'altra parte, il debito e i problemi finanziari di importanti imprese industriali della Regione.

Cosa si può fare per rimediare? si chiede Brandolin. In primo luogo, ridare credibilità ai partiti e alle élite senza bussola, e trasparenza e linearità alle decisioni pubbliche. Rendere ampia la partecipazione, specie nella discussione sulla validità e dimensione sociale dei progetti. Stabilire regole chiare e inequivocabili, ad esempio sulla liberalizzazione dei servizi, sull'apertura al mercato e ai capitali privati, sul partenariato pubblico/privato.

C'è bisogno naturalmente del mercato, delle banche e dei privati - conclude Brandolin - ma questa esigenza in ogni caso non può andare a scapito delle regole e della responsabilità decisionale che, sempre, deve rimanere in possesso di chi ha titolo a rappresentare il pubblico interesse e il futuro delle comunità. AB