PD: Lupieri, su edilizia ospedaliera rischia stop accordo con Roma
(ACON) Trieste, 19 giu - COM/AB - L'accordo di programma tra la
Regione FVG e il Governo centrale riguardo all'edilizia
ospedaliera regionale sembra presentare lati oscuri, nel senso
che vi sarebbero state apportate modifiche economiche sostanziali
da parte della Giunta Tondo senza che il ministero a Roma ne
fosse stato messo a conoscenza.
A sostenerlo è il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri,
vicepresidente della III Commissione Sanità, che entra nel merito.
Si parla di risorse consistenti che sarebbero state trasferite da
una destinazione d'uso all'altra, nello specifico fondi previsti
per gli ospedali di Trieste e Udine sarebbero stati spostati
all'ospedale di Pordenone, senza che l'altro contraente l'accordo
di programma, e cioè il ministero, ne sia stato informato e abbia
condiviso quindi la modifica.
Ora che l'accordo di programma, ai sensi dell'articolo 20 della
legge 67/88 che va a finanziare l'edilizia ospedaliera nazionale,
sta per essere ratificato dalla Conferenza Stato-Regioni, da Roma
giungono voci discordanti sull'esito di questa operazione per
quanto riguarda la Regione Friuli Venezia Giulia.
Infatti, si ravvisano gli estremi di una invalidazione, o quanto
meno sospensione, dell'accordo di programma in questione poiché
la Giunta Tondo lo avrebbe modificato senza che l'altro
contraente avesse condiviso la decisione, cambiando così di fatto
i contenuti dell'accordo stesso.
Lupieri ha subito presentato un'interrogazione al presidente
Tondo, assessore alla sanità, proprio per conoscere i termini
esatti della questione, in quanto sono a rischio i 140 milioni di
euro destinati dall'accordo di programma alla nostra Regione per
l'edilizia ospedaliera.
Nulla trapela infatti dagli assessorati regionali competenti
coinvolti, né da quello del Patrimonio che si occupa di tutti gli
accordi di programma con Roma per opera dell'assessore Sandra
Savino, né da quello della Sanità gestito part time
dall'assessore-presidente Tondo.
Quindi, mentre i direttori generali degli ospedali regionali
attendono che si concluda l'iter normativo e arrivino alla fine i
finanziamenti, al ministero di Roma non ne sono certi, ravvisando
le irregolarità segnalate.
AB