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III Comm: audizione con ATSAM su disabilità mentale

20.06.2012
16:17
(ACON) Trieste, 20 giu - MPB - La disabilità mentale, le sofferenze di chi ne è colpito e delle famiglie, l'impegno per superare i pregiudizi, la preoccupazione per la possibilità di assicurare a chi soffre di una disabilità psichica un inserimento lavorativo che ha valenza sociale, economica, psicologica oltre che terapeutica.

Temi all'attenzione della III Commissione consiliare - presidente Giorgio Venier Romano (UDC) - che proprio in merito all'inserimento lavorativo, ha ascoltato in audizione l'ATSAM (Associazione per la tutela della salute mentale) di Tolmezzo, rappresentata dal presidente Pasquale D'Avolio e da Tarcisio Cescato, affiancati da Grazia Sinossi (dell'associazione AFASOP di Trieste e rappresentante dell'UNASAM che riunisce a livello nazionale le associazioni per la salute mentale) e da Gabriella De Simon, responsabile dell'unione delle associazioni a livello regionale.

E Cescato, in particolare, ha elencato "pochi punti di proposte ragionevoli - ha detto - ma fondamentali", a partire proprio dall'esiguità delle assunzioni registrate: dal Centro di salute mentale di Tolmezzo in 12 anni sono stati collocati (in base alla legge nazionale 68 del 1999) nel mondo del lavoro solo 2-3 disabili psichici. Siamo consapevoli delle difficoltà di inserimento insite nella stessa persona con disagio psichico - hanno sottolineato evidenziando, però, anche che il reddito per cui il disabile può ottenere e conservare lo stato di disoccupazione ammonta a 8.000 euro lordi per i lavoratori dipendenti e a 4.000 per gli autonomi. Cifre davvero basse che impediscono l'inserimento nelle liste per l'impiego. Da qui la richiesta che, come avvenuto in altre regioni, esso sia elevato a 11.642 euro (valore riferito al 2011 da aggiornare ogni anno secondo i dati ISTAT). Senza contare che per i disabili psichici è stato evidenziato - lo stato di disoccupazione potrebbe essere ottenuto e conservato a prescindere dal reddito e in particolare nei casi in cui la Commissione medica prescriva un mirato collocamento lavorativo.

L'inserimento nelle liste di collocamento obbligatorio dovrebbe essere attuato a prescindere dalla graduatoria - hanno fatto notare sollecitando a prendere in considerazione anche la possibilità di aumentare la paga oraria delle borse lavoro dei disabili attualmente di circa 3 euro; cifra ferma da oltre un decennio e che comporta una paga mensile in media di 200 euro. Nell'Alto Friuli, dove i Centri di salute mentale attuano in tutto 50 borse di lavoro annue, ciò comporta un costo di circa 10.000 euro al mese. Delle 50 borse di lavoro per soggetti con disagio pischico solo 4-5 casi l'anno trovano collocazione nel mondo del lavoro e in particolare nelle cooperative sociali.

Inoltre, per l'inserimento dei questi disabili è prevista la figura del tutore, che non sempre c'è, mentre il tutoraggio andrebbe incentivato nei confronti delle aziende sia pubbliche che private.

A chiedere chiarimenti e approfondimenti sono stati Annamaria Menosso, Sergio Lupieri e Franco Codega (PD), Stefano Pustetto (SA-SEL), Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica); oltre a Sandro Della Mea (PD) e Franco Baritussio (Pdl) che avevano suggerito l'audizione. Da parte del presidente Venier Romano l'impegno a portare le questioni all'attenzione della Giunta.

(immagini tv)