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PD: Menis, solo un parere, nessuna votazione su ddl riordino enti

21.06.2012
15:54
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/RC - Un semplice parere, senza nemmeno una votazione. A questo è stata chiamata la VI Commissione consiliare, competente in materia di politiche culturali e istruzione, che ha esaminato la cosiddetta "legge Tondo", ovvero la riforma dell'assetto istituzionale degli organi regionali annunciata dal presidente in Aula il 27 settembre scorso.

A sollevare la questione, il consigliere del PD Paolo Menis, che ha apertamente contestato la decisione di assegnare il provvedimento alla I Commissione consiliare, competente in materia di organizzazione della Regione.

Si tratta di una scelta profondamente sbagliata, che mortifica il lavoro dei consiglieri e impedisce che si possano approfondire il merito e le motivazioni di decisioni che hanno una chiara valenza politica - ha dichiarato il democratico. Prendiamo il caso degli Erdisu. Sul futuro di questi enti per lo studio universitari esistono già tre proposte di legge depositate da tempo, provenienti da diversi schieramenti politici, che tracciano diversi scenari di riforma del loro assetto. Tali provvedimenti ragionano sul sistema di governo complessivo e sulle funzioni di queste realtà e, in base alle conclusioni a cui giungono, delineano prospettive conseguenti che arrivano a prevedere ipotesi di fusione, incorporazione e addirittura cancellazione degli Erdisu. Ed è questo il modo corretto di affrontare i problemi.

La casa non si costruisce partendo dal tetto. L'architettura istituzionale è la conseguenza delle scelte politiche, non la sua causa, cercare di nasconderlo significa voler evitare il confronto perché, evidentemente, lo si teme - conclude Menis. Come si fa, oggi, a chiederci se siamo favorevoli o meno all'unificazione degli Erdisu, come prevede la proposta della legge Tondo, senza aver analizzato cosa prevedono le altre proposte in materia? La verità è che si vuole troncare all'origine qualsiasi dibattito e per farlo si è scelta la strada di una sorta di legge omnibus che possa soffocare qualsiasi approfondimento di merito sulle singole questioni.

L'ennesima dimostrazione di un atteggiamento di presunzione e, allo stesso tempo, di paura a cui questa maggioranza ci ha tristemente abituato.