PD: Menis, solo un parere, nessuna votazione su ddl riordino enti
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/RC - Un semplice parere, senza
nemmeno una votazione. A questo è stata chiamata la VI
Commissione consiliare, competente in materia di politiche
culturali e istruzione, che ha esaminato la cosiddetta "legge
Tondo", ovvero la riforma dell'assetto istituzionale degli organi
regionali annunciata dal presidente in Aula il 27 settembre
scorso.
A sollevare la questione, il consigliere del PD Paolo Menis, che
ha apertamente contestato la decisione di assegnare il
provvedimento alla I Commissione consiliare, competente in
materia di organizzazione della Regione.
Si tratta di una scelta profondamente sbagliata, che mortifica il
lavoro dei consiglieri e impedisce che si possano approfondire il
merito e le motivazioni di decisioni che hanno una chiara valenza
politica - ha dichiarato il democratico. Prendiamo il caso degli
Erdisu. Sul futuro di questi enti per lo studio universitari
esistono già tre proposte di legge depositate da tempo,
provenienti da diversi schieramenti politici, che tracciano
diversi scenari di riforma del loro assetto. Tali provvedimenti
ragionano sul sistema di governo complessivo e sulle funzioni di
queste realtà e, in base alle conclusioni a cui giungono,
delineano prospettive conseguenti che arrivano a prevedere
ipotesi di fusione, incorporazione e addirittura cancellazione
degli Erdisu. Ed è questo il modo corretto di affrontare i
problemi.
La casa non si costruisce partendo dal tetto. L'architettura
istituzionale è la conseguenza delle scelte politiche, non la sua
causa, cercare di nasconderlo significa voler evitare il
confronto perché, evidentemente, lo si teme - conclude Menis.
Come si fa, oggi, a chiederci se siamo favorevoli o meno
all'unificazione degli Erdisu, come prevede la proposta della
legge Tondo, senza aver analizzato cosa prevedono le altre
proposte in materia? La verità è che si vuole troncare
all'origine qualsiasi dibattito e per farlo si è scelta la strada
di una sorta di legge omnibus che possa soffocare qualsiasi
approfondimento di merito sulle singole questioni.
L'ennesima dimostrazione di un atteggiamento di presunzione e,
allo stesso tempo, di paura a cui questa maggioranza ci ha
tristemente abituato.