CR: variazioni bilancio, relatori di minoranza (4)
(ACON) Trieste, 26 giu - AB - Quattro anche i relatori di
minoranza sul disegno di legge di assestamento del bilancio
regionale 2012.
Igor Kocijancic (SA-PRC) ha evidenziato come la Giunta abbia
destinato buona parte della cospicua disponibilità finanziaria,
più esigua comunque rispetto a quella dell'anno scorso, senza
operare alcuno sforzo sul versante di possibili forme di sostegno
al reddito e all'occupazione, né della possibile individuazione
di interventi destinati ad alleviare i pesanti effetti della
crisi o a venire incontro alle esigenze di fasce sempre più
larghe di persone che non riescono a reggere la pressione
fiscale, notevolmente aumentata dal Governo Monti con
l'introduzione dell'IMU.
Giorgio Baiutti (PD), dopo un'analisi dettagliata della
situazione generale, si è rammaricato che la manovra di
assestamento, pur potendo contare su un'importante disponibilità
di risorse, non sappia assicurare, in un momento di grave
congiuntura, le azioni necessarie per famiglie, lavoratori, mondo
imprenditoriale. Provvedimenti che andavano inseriti in un'azione
riformatrice di medio periodo che invece non si scorge. Così
Baiutti si è augurato che almeno l'ultima finanziaria del
prossimo dicembre possa essere volta a creare reddito da
occupazione, a sostenere il mondo produttivo, con particolare
riguardo ai giovani e a coloro che hanno meno diritti.
Piero Colussi (Cittadini-Libertà civica) ha prima messo in
evidenza alcune criticità, tra cui la terza corsia per l'A4,
Promotur, l'accesso al credito, la mancata riforma della cultura,
il pasticcio dei fondi della Film Commission. Ha quindi sostenuto
la necessità di dotare di maggiori risorse il Fondo a sostegno
dell'autonomia possibile e di fare uno sforzo maggiore per
l'abbattimento delle rette per l'accoglienza degli anziani nelle
strutture residenziali. Quanto al problema della revisione della
spesa, Colussi ha sostenuto che dovrebbe essere affrontata con
atti concreti e non con mere enunciazioni, che non fanno altro
che sfiduciare i cittadini circa la possibilità che possa essere
effettivamente ridotta.
Per Alessandro Corazza (Idv) le variazioni sono prive di elementi
strutturali necessari a una vera revisione della spesa regionale,
che dovrebbe invece isolare le risorse necessarie al rilancio
dell'economia attraverso una politica di investimenti,
soprattutto a favore di nuove imprese, e a una riduzione della
spesa improduttiva e delle sacche clientelari. Manca una visione
politica di lungo periodo, così la manovra è caratterizzata da
una serie di norme troppo puntuali, che tolgono chiarezza e
omogeneità all'ordinamento e lasciano emergere l'immagine di un
disegno di stampo più elettoralistico che di programmazione
politica.
(foto - immagini tv)
(segue)