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Idv: Agnola, un impegno con Danieli per evitare delocalizzazione

28.06.2012
16:56
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/AB - Un protocollo d'azione per convincere il Gruppo Danieli a costruire in Friuli un nuovo stabilimento per la produzioni di acciai speciali per l'industria energetica, in grado di dare occupazione a ben mille lavoratori. L'iniziativa è stata inserita all'interno di un ordine del giorno del Consiglio regionale da Enio Agnola.

L'obiettivo del consigliere regionale dell'Italia dei Valori è di affidare alla Regione il ruolo guida in un percorso teso a scongiurare la delocalizzazione di questo impianto in Serbia, con gli enormi danni che finirebbe per provocare sul tessuto economico e sulle famiglie del Friuli.

"La Regione deve assumersi un impegno positivo nei confronti della Danieli, in particolare per quanto riguarda una garanzia definitiva in merito all'approvvigionamento energetico necessario - sostiene Agnola. Il Gruppo è pronto a investire 500 milioni per la realizzazione dello stabilimento e non ha ancora preso una decisione definitiva".

"Si tratta di una nuova struttura industriale di enorme importanza per la nostra regione, per gli effetti economico-sociali legati all'occupazione, ma anche per le entrate erariali originate dalle compartecipazioni alle imposte Irpef, Irap, sui consumi Iva e Imu. Le ricadute sul territorio superano infatti i 36 milioni di euro nella fase di investimento. A regime, ogni anno in regione avremmo invece una ricaduta di 5 milioni di euro", sottolinea Agnola che nell'ordine del giorno propone l'attivazione di un tavolo di lavoro permanente tra tutti i soggetti interessati e guidato dalla Regione.

"Come primo passo la Regione deve chiedere alla Danieli di quantificare in modo puntuale il fabbisogno energetico dello stabilimento. Fondamentale poi conoscere quando il Gruppo ha bisogno di questo apporto energetico. Questo progetto tiene conto delle legittime esigenze, più volte manifestate, degli Enti locali, delle forze sindacali e dei comitati del territorio - conclude Agnola. Tutti insieme possiamo realizzare un patto virtuoso capace di salvaguardare occupazione, sviluppo, diritti dei lavoratori e tutela dell'ambiente, costituendo un modello anche per il futuro".