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Pdl: Novelli, centro diurno per ragazzi autistici a Udine

03.07.2012
12:06
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/AB - "Grazie all'approvazione di un emendamento nella legge di assestamento del bilancio regionale che prevede un finanziamento straordinario di 50.000 euro, potrà essere realizzato un centro diurno sperimentale per ragazzi autistici nella provincia di Udine".

Ad annunciarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che esprime soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento all'articolo 9 delle variazioni di bilancio che consente proprio la realizzazione del centro diurno per ragazzi autistici.

"L'autismo - rileva Novelli - è una disabilità grave che produce pesanti menomazioni nella relazione sociale reciproca. Fin dall'infanzia, infatti, nelle persone affette dalla patologia si evidenzia una mancanza della naturale capacità di comunicare, associata all'incapacità di apprendere e riconoscere le regole dell'interazione sociale. Oggi si stima che l'incidenza della sindrome autistica sia di 1 ogni 150 casi sulla popolazione infantile (dati ufficiali italiani BUR Toscana n. 54 dd. 24/12/2008) e la tendenza purtroppo è in continua crescita anche sul territorio regionale".

In particolare, nella provincia di Udine si evidenziano gravi criticità per i ragazzi affetti dai cosiddetti Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (DGS) che riguardano la mancanza di risorse, sia pubbliche che private, utili a vivere in maniera adeguata il proprio progetto di vita personalizzato, soprattutto nella fascia adolescenti-adulti. Queste difficoltà si riscontrano maggiormente nei momenti di aggregazione e di sperimentazione di vita sociale e indipendente che siano realmente funzionali a un corretto sviluppo delle competenze, nonché dell'orientamento lavorativo e del successivo inserimento in piani mirati ed individualizzati. Ancora oggi troppi bambini ed adolescenti con autismo sono esclusi dal mondo dell'educazione specializzata, e non possono contare su alcuna forma di assistenza al di fuori delle cure parentali.

"Con la creazione del centro diurno sperimentale per ragazzi autistici - prosegue Novelli - si cerca di dare una prima risposta a queste esigenze. Il progetto prevede il coinvolgimento diretto di ragazzi affetti da autismo in percorsi di avvio alla vita attiva e autonoma, al lavoro protetto nel contesto sociale, nonché di giovani normodotati del territorio in percorsi di sviluppo e promozione della cultura dell'impegno sociale. In questo modo ai ragazzi affetti da DGS sarà data la possibilità di sperimentarsi in un contesto sociale protetto e agli altri giovani di prestare opera di volontariato nell'ambito della disabilità".

"Come da progetto, il Centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30 per otto ragazzi autistici tra gli 11 ed i 29 anni che, sotto la supervisione di psicologi e psicoterapeuti specializzati, parteciperanno a percorsi orientativi propedeutici alla formazione professionale, a laboratori creativi, di cucina e musicali ed a gruppi di discussione e di confronto con pari neuro-tipici. In questi spazi di incontro si potranno quindi attuare programmi di avvio alle autonomie, di socializzazione e di sviluppo delle abilità necessarie ad una vita adulta attiva e consapevole e di inserimento lavorativo, anche non retribuito, con il supporto di un servizio di consulenza permanente (job coach). Oltre a questo, una volta al mese verranno anche organizzati dei week-end di sollievo, respiro e indipendenza dove verrà data ai ragazzi l'opportunità di confrontarsi con al permanenza in un appartamento dedicato".

"Il tutto potrà vedere la luce grazie all'approvazione dell'emendamento all'articolo 9 - afferma ancora Novelli - con il quale la Regione ha stanziato un finanziamento straordinario di 50.000 euro all'ASS n.4 Medio Friuli che realizzerà il progetto del centro diurno in collaborazione con l'Associazione di volontariato ProgettoautismoFVG ONLUS di Tavagnacco".

"Mi auguro - conclude Novelli - che questo possa essere soltanto il primo passo per aiutare i ragazzi affetti da autismo e le loro famiglie ad integrarsi nella società ed a condurre, per quanto possibile, una vita normale".