Pdl: Novelli, centro diurno per ragazzi autistici a Udine
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/AB - "Grazie all'approvazione di un
emendamento nella legge di assestamento del bilancio regionale
che prevede un finanziamento straordinario di 50.000 euro, potrà
essere realizzato un centro diurno sperimentale per ragazzi
autistici nella provincia di Udine".
Ad annunciarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli,
che esprime soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento
all'articolo 9 delle variazioni di bilancio che consente proprio
la realizzazione del centro diurno per ragazzi autistici.
"L'autismo - rileva Novelli - è una disabilità grave che produce
pesanti menomazioni nella relazione sociale reciproca. Fin
dall'infanzia, infatti, nelle persone affette dalla patologia si
evidenzia una mancanza della naturale capacità di comunicare,
associata all'incapacità di apprendere e riconoscere le regole
dell'interazione sociale. Oggi si stima che l'incidenza della
sindrome autistica sia di 1 ogni 150 casi sulla popolazione
infantile (dati ufficiali italiani BUR Toscana n. 54 dd.
24/12/2008) e la tendenza purtroppo è in continua crescita anche
sul territorio regionale".
In particolare, nella provincia di Udine si evidenziano gravi
criticità per i ragazzi affetti dai cosiddetti Disturbi
Generalizzati dello Sviluppo (DGS) che riguardano la mancanza di
risorse, sia pubbliche che private, utili a vivere in maniera
adeguata il proprio progetto di vita personalizzato, soprattutto
nella fascia adolescenti-adulti. Queste difficoltà si riscontrano
maggiormente nei momenti di aggregazione e di sperimentazione di
vita sociale e indipendente che siano realmente funzionali a un
corretto sviluppo delle competenze, nonché dell'orientamento
lavorativo e del successivo inserimento in piani mirati ed
individualizzati. Ancora oggi troppi bambini ed adolescenti con
autismo sono esclusi dal mondo dell'educazione specializzata, e
non possono contare su alcuna forma di assistenza al di fuori
delle cure parentali.
"Con la creazione del centro diurno sperimentale per ragazzi
autistici - prosegue Novelli - si cerca di dare una prima
risposta a queste esigenze. Il progetto prevede il coinvolgimento
diretto di ragazzi affetti da autismo in percorsi di avvio alla
vita attiva e autonoma, al lavoro protetto nel contesto sociale,
nonché di giovani normodotati del territorio in percorsi di
sviluppo e promozione della cultura dell'impegno sociale. In
questo modo ai ragazzi affetti da DGS sarà data la possibilità di
sperimentarsi in un contesto sociale protetto e agli altri
giovani di prestare opera di volontariato nell'ambito della
disabilità".
"Come da progetto, il Centro sarà aperto dal lunedì al venerdì
dalle 14.30 alle 18.30 per otto ragazzi autistici tra gli 11 ed i
29 anni che, sotto la supervisione di psicologi e psicoterapeuti
specializzati, parteciperanno a percorsi orientativi propedeutici
alla formazione professionale, a laboratori creativi, di cucina e
musicali ed a gruppi di discussione e di confronto con pari
neuro-tipici. In questi spazi di incontro si potranno quindi
attuare programmi di avvio alle autonomie, di socializzazione e
di sviluppo delle abilità necessarie ad una vita adulta attiva e
consapevole e di inserimento lavorativo, anche non retribuito,
con il supporto di un servizio di consulenza permanente (job
coach). Oltre a questo, una volta al mese verranno anche
organizzati dei week-end di sollievo, respiro e indipendenza dove
verrà data ai ragazzi l'opportunità di confrontarsi con al
permanenza in un appartamento dedicato".
"Il tutto potrà vedere la luce grazie all'approvazione
dell'emendamento all'articolo 9 - afferma ancora Novelli - con il
quale la Regione ha stanziato un finanziamento straordinario di
50.000 euro all'ASS n.4 Medio Friuli che realizzerà il progetto
del centro diurno in collaborazione con l'Associazione di
volontariato ProgettoautismoFVG ONLUS di Tavagnacco".
"Mi auguro - conclude Novelli - che questo possa essere soltanto
il primo passo per aiutare i ragazzi affetti da autismo e le loro
famiglie ad integrarsi nella società ed a condurre, per quanto
possibile, una vita normale".