PD: Iacop, Monti taglia invece Tondo conserva la burocrazia
(ACON) Trieste, 3 lug - COM/AB - Il Governo nazionale sta
definendo l'operazione spendig review con il taglio obbligato
della spesa pubblica e la proposta che va dal taglio di 100.000
posti di lavoro nel pubblico, al miliardo di euro ai fondi per la
sanità fino alla scure che prevede la riduzione del 20% dei
dirigenti statali, nonché la cancellazione di una pletora di enti
inutili e l'abolizione dei rispettivi Consigli di amministrazione.
Le misure sul tavolo del Governo Monti prevedono pure
l'eliminazione di 42 Province e l'obbligo all'associazione per i
servizi dei piccoli Comuni. Monti sostiene che siamo di fronte a
scelte dolorose: le speranze infondate, illusorie - ha detto il
presidente del Consiglio dei ministri - assecondano l'idea
superficiale del tiriamo a campare; deve venire il momento in cui
si affrontano i problemi. Non farlo è un danno non solo per
l'economia ma per lo stesso sistema democratico.
A metterlo in evidenza è Franco Iacop, consigliere regionale del
PD, che sottolinea come il premier sia stato molto esplicito
riguardo la manovra di contenimento della spesa pubblica, limata
a 5 miliardi di euro e considerata non più rinviabile.
"Mentre a Roma si procede a un drastico taglio agli apparati
statali, un totem mai toccato in questo Paese - afferma Iacop -
in Friuli Venezia Giulia conserviamo lo status quo con Tondo che
afferma un'autonomia responsabile, mentre non procede ad alcuna
riforma concreta riguardo il superamento della crisi e l'avvio di
nuove iniziative per la crescita; un caso per tutti, la
conservazione dell'attuale assesto istituzionale delle Province".
"In Friuli Venezia Giulia - sostiene Iacop - manteniamo Consigli
di amministrazione di società partecipate e apparati burocratici
in eccesso. Non solo, la Giunta Tondo non è riuscita a
semplificare i CdA ormai inutili di Agemont, Promotur, Insiel,
nuova Scuola di formazione della funzione pubblica regionale,
ovvero della poltrona su misura creata dall'ex assessore
regionale Garlatti".
"A Trieste, anche in sede di assestamento del bilancio regionale
2012, la spending review nemmeno si intravede - conclude l'ex
assessore regionale alle autonomie locali - mentre l'autonomia
responsabile, tanto declamata da Tondo, rimane solamente uno
slogan vuoto e privo di traduzione in atti concerti di governo".