Citt: Colussi, su Film Commission si rivedano le critiche
(ACON) Trieste, 4 lug - COM/AB - Tutto è bene quello che
finisce bene, verrebbe da pensare dopo il voto pressoché unanime
del Consiglio regionale che ha ripristinato fino al 31 dicembre
di quest'anno i fondi e le funzioni sia della FVG Film Commission
sia del Fondo regionale dell'Audiovisivo.
In realtà - dichiara il consigliere regionale Piero Colussi
(Cittadini-Libertà Civica) - da questa incredibile vicenda a
uscirne sconfitta è la politica, che non ha voluto capire il vero
ruolo giocato da questo giovane comparto dell'audiovisivo
regionale che è stato capace in pochi anni di costruirsi una
credibilità internazionale nel mondo del cinema e della
televisione.
Il coro che si è levato in difesa della Film Commission da parte
della stampa, degli addetti ai lavori e di produttori e registi
tra cui Tornatore, De Laurentis, Salvatores, Liliana Cavani e
Bellocchio, è lì a testimoniare quanto fosse apprezzata e
conosciuta l'attività di questa particolare Agenzia regionale,
capace di produrre ricadute economiche sul territorio che nel
2011 hanno superato i 10 milioni di euro, a fronte di un
investimento pubblico pari a 890.000 euro.
Nel 2012 non sarà possibile confermare tale dato, vista la forte
contrazione di risorse stanziate rispetto al 2011, e sicuramente
il 2013 sarà ben peggiore se non verrà rivista la decisione di
trasferire a Turismo FVG le funzioni di Film Commission.
Infatti, la straordinaria professionalità di quest'ultima, che,
lo ricordiamo, per prima iniziò a operare in Italia già nel 2000,
non potrà miracolosamente ritrovarsi nella Turismo FVG, Agenzia
regionale specializzata esclusivamente nella promozione del
turismo regionale, settore in cui il lavoro certamente non manca.
Per queste ragioni, intervenendo durante il dibatto in Aula,
Colussi ha sostenuto la necessità che, una volta rasserenati gli
animi, il Consiglio regionale voglia conoscere e verificare in
modo approfondito, magari con un'audizione in Commissione, tutte
le attività, i risultati e i costi di gestione della Film
Commission e del Fondo regionale dell'Audiovisivo.
Solo così potranno essere rivisti i tanti rilievi critici
espressi in modo sicuramente superficiale dai tanti consiglieri
di maggioranza intervenuti sull'argomento in questi ultimi giorni.