PD: Moretton, da Tondo nessuna politica di riforma
(ACON) Trieste, 5 lug - COM/AB - Il Gruppo consiliare regionale
del PD è stato uno strenuo sostenitore dell'attivazione di azioni
per la verifica della spesa del bilancio regionale con il sistema
della spending review, rappresentando tale necessità nella
finanziaria regionale 2012, prontamente respinta dal
centrodestra.
Fosse stata accolta - afferma il capogruppo Gianfranco Moretton -
e se la Giunta Tondo avesse dato corso alle riforme sin
dall'inizio della legislatura, oggi non ci troveremmo nella
situazione di grave difficoltà in cui versa la Regione, obbligata
a rincorrere affannosamente i provvedimenti nazionali.
E, peggio ancora, costretta a subire attacchi alla sua autonomia
e specialità al punto che Tondo si trova ad avere sempre maggiori
difficoltà a difenderla, anche per la perdita di autorevolezza
nei confronti del Governo nazionale e per la smania di voler fare
tutto da soli.
Siamo consapevoli che il Paese deve fare tutto il possibile per
rientrare nei parametri di spesa stabiliti dalla Comunità
europea, ma siamo anche convinti che questa Regione possa e debba
utilizzare le sue prerogative di autogoverno attribuite dallo
Statuto per mantenere la sua autonomia.
Tondo non sta facendo nulla di tutto ciò perché non ha fatto
alcuna politica di riforma in tutta la legislatura, così si trova
in una situazione difficilissima che porterà all'impoverimento
legislativo ed economico finanziario la nostra regione. Avrebbe
potuto presentare provvedimenti di legge che riformassero le
Autonomie locali, il sistema di spesa del bilancio della Regione
e del comparto socio-sanitario per salvaguardare l'istituzione
dai provvedimenti del Governo nazionale. Invece non ha prodotto
alcunché. Anzi, le dimissioni e gli avvicendamenti di molti dei
suoi assessori sono un'altra spallata, determinando il fallimento
delle politiche del presidente Tondo e del centrodestra.
Ora la Regione si trova di fronte al più grave momento della sua
storia politica, di fronte all'impossibilità di ribellarsi ai
provvedimenti nazionali. Una Regione che non è più capace di
approvare leggi rispettose della Costituzione, molto spesso
impugnate di fronte alla Consulta dal Governo nazionale. E tutto
ciò perché Tondo ha pensato più agli slogan che alla concretezza
dei fatti, in una stagione politica ed economica assai difficile
che avrebbe invece richiesto azioni politiche serie e competenti.