Citt:Colussi,collocazione museale per i lacunari dipinti dall'Amalteo
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/MPB - Accolto dalla Giunta
regionale l'ordine del giorno n. 11 proposto durante
l'assestamento di bilancio dal consigliere Piero Colussi
(Cittadini - Libertà Civica) e sottoscritto dai colleghi Menis e
della Mea (PD), De Mattia, Picco e Piccin (LN) e Agnola (IdV),
che impegna l'Esecutivo regionale "a verificare con il Comune di
Gemona del Friuli e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia la fattibilità di una
soluzione museale ed espositiva in grado di consentire una
adeguata fruibilità dei 36 lacunari dipinti da Pomponio Amalteo".
"Non potremo considerare definitivamente conclusa la
ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976 fino a che
non verrà affrontata e risolta l'annosa questione del lacunari
che Pomponio Amalteo dipinse nel 1533 per il soffitto della
Chiesa di San Giovanni in Brolo e che, miracolosamente si
salvarono, quasi integralmente, dal crollo della chiesa" - ha
affermato il consigliere Piero Colussi commentando il positivo
accoglimento dell'ordine del giorno da parte della Giunta Tondo.
"Purtroppo - spiega Colussi - si tratta di una storia che si
protrae da molto tempo e che ha visto in passato le importanti
risorse destinate dalla Regione per la costruzione di un
auditorium capace di ospitare i 36 lacunari superstiti spostate
dal Comune ad altre destinazioni meno nobili.
"E' un vero delitto - prosegue Colussi - che l'opera
dell'Amalteo, che secondo molti studiosi rappresenta uno degli
esempi più interessanti del rinascimento friulano, giaccia da
tempo nei magazzini del Museo Civico, invisibile ed abbandonata.
"Ora - conclude il consigliere - è necessario, svanita oramai la
possibilità di ricostruire la Chiesa di San Giovanni dov'era e
com'era, che l'amministrazione comunale si attivi per individuare
uno spazio espositivo adeguato e capace di ricollocare l'opera
dell'Amalteo in modo tale da restituire una lettura d'insieme
dell'opera, in uno spazio adatto, per ampiezza, visuale
prospettica e luce, a rendere così fruibile il celebre soffitto
nella sua unità figurativa".