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Idv: Corazza/Agnola, discutere nostra pdl su Garante infanzia

11.07.2012
16:26
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/RC - "Il Consiglio discuta subito la nostra proposta di legge sull'istituzione del Garante regionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza". A chiederlo sono i consiglieri regionali di Italia dei Valori, Alessandro Corazza ed Enio Agnola.

La proposta di legge, presentata nell'aprile del 2009, deve essere inserita nel calendario dei lavori della VI Commissione consiliare - chiedono i due esponenti di opposizione -. È stato già perso troppo tempo. Nel maggio scorso, il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ha inviato una lettera con la quale ha chiesto alla Regione di adeguare la normativa a quella in vigore a livello italiano ed europeo, ma nessun passo concreto è stato ancora fatto.

I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza vanno tutelati attraverso un organismo indipendente e autonomo, come hanno sancito la Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 1989, la Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo del 1996 e la recente legge nazionale n. 112 del 2011.

Si tratta di una tematica di grande delicatezza e rilievo - scrivono i consiglieri di Idv -. Attualmente la funzione di garante è svolta dal servizio Affari giuridici, di vigilanza e garanzia della direzione centrale Istruzione. Questo è fonte di notevoli criticità, soprattutto alla luce delle specifiche funzioni che i Garanti devono svolgere in modo indipendente rispetto all'Amministrazione regionale.

In un ordinamento sempre più autonomistico come quello della nostra Regione - concludono Corazza e Agnola -, il Garante rappresenta una figura fondamentale per essere vicini ai problemi dei bambini e a chi si occupa della cura e della tutela dei minori in situazioni di forte difficoltà: bambini e ragazzi stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro Paese e che vengono affidati ai sindaci; piccoli che vivono in famiglia situazioni conflittuali; bimbi maltrattati; ragazzi che accusano disturbi di tipo alimentare o che abusano di sostanze alcoliche. Per loro dobbiamo istituire quanto prima il Garante regionale per i diritti dell'infanzia e della adolescenza.