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PD: Iacop, Unione Comuni montani, una riforma che arranca

12.07.2012
12:05
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/MPB - "Con l'audizione in V^ Commissione consiliare degli amministratori temporanei si confermano tutte le perplessità circa l'applicazione pratica della riforma delle ex Comunità Montane in Unione dei Comuni Montani".

A dirlo è Franco Iacop, consigliere regionale del PD.

"I tre amministratori presenti, nei loro interventi, hanno confermato - evidenzia Iacop - la necessità di un nuovo intervento legislativo per correggere e specificare le confuse indicazioni previste dalla legge regionale n.14/2011.

"Si confermano le nostre perplessità - afferma il consigliere - in merito alla necessità di individuare più puntualmente le funzioni tra Unioni e Comuni, sulla modalità di suddivisione del patrimonio dell'ex Comunità, e in particolare di beni che oggi rimangono in Comuni che non hanno aderito alle Unioni stesse e sulle modalità di assegnazione del personale, oggi delle Comunità montane e domani da suddividere tra gli enti successori: Unioni, Comuni e Province.

"In pratica - commenta il vicepresidente della V^ Commissione - serve ritornare a ragionare su tutta la sostanza della riforma; inoltre mancano sia il piano per i Comuni di Vallata, sia il Testo unico sulla Montagna, e anche il riordino complessivo del sistema delle autonomie locali in Friuli Venezia Giulia. Impegni contenuti nella L.R. 14/2011 e mai rispettati dalla Giunta Tondo e dalla maggioranza.

"D'altro canto - ha sottolineato Iacop in Commissione consiliare - non esiste a oggi un riferimento politico con il quale confrontarsi, dopo che l'assessore Garlatti ha rassegnato le dimissioni per scegliere "poltrone dorate" e Tondo e la sua Giunta sembrano impegnati più nei proclami che nelle concrete azioni riformatrici di governo".

Il consigliere ha stigmatizzato l'assenza dell'amministratore temporaneo dell'ex Comunità Montana Torre Natisone Collio, Sibau, ricordando come per questa Comunità il percorso di trasformazione sia proprio il più complesso di tutti. Iacop si chiede se questa sia una superficialità dell'amministratore temporaneo circa gli impegni verso il Consiglio Regionale oppure la dimostrazione dell'incapacità di produrre, come gli altri tre amministratori, un qualche risultato positivo del proprio operare.

"L'unanime giudizio degli amministratori temporanei circa un ritardo dei tempi della riforma - fa notare Iacop - non può che provocare ulteriori difficoltà alla gestione di territori come quelli montani già di per sé problematica. E tutto questo avviene - conclude il consigliere PD - nel totale disinteresse del presidente Tondo, della Giunta regionale e della sua maggioranza di centrodestra".