PD: Iacop, Unione Comuni montani, una riforma che arranca
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/MPB - "Con l'audizione in V^
Commissione consiliare degli amministratori temporanei si
confermano tutte le perplessità circa l'applicazione pratica
della riforma delle ex Comunità Montane in Unione dei Comuni
Montani".
A dirlo è Franco Iacop, consigliere regionale del PD.
"I tre amministratori presenti, nei loro interventi, hanno
confermato - evidenzia Iacop - la necessità di un nuovo
intervento legislativo per correggere e specificare le confuse
indicazioni previste dalla legge regionale n.14/2011.
"Si confermano le nostre perplessità - afferma il consigliere -
in merito alla necessità di individuare più puntualmente le
funzioni tra Unioni e Comuni, sulla modalità di suddivisione del
patrimonio dell'ex Comunità, e in particolare di beni che oggi
rimangono in Comuni che non hanno aderito alle Unioni stesse e
sulle modalità di assegnazione del personale, oggi delle Comunità
montane e domani da suddividere tra gli enti successori: Unioni,
Comuni e Province.
"In pratica - commenta il vicepresidente della V^ Commissione -
serve ritornare a ragionare su tutta la sostanza della riforma;
inoltre mancano sia il piano per i Comuni di Vallata, sia il
Testo unico sulla Montagna, e anche il riordino complessivo del
sistema delle autonomie locali in Friuli Venezia Giulia. Impegni
contenuti nella L.R. 14/2011 e mai rispettati dalla Giunta Tondo
e dalla maggioranza.
"D'altro canto - ha sottolineato Iacop in Commissione consiliare
- non esiste a oggi un riferimento politico con il quale
confrontarsi, dopo che l'assessore Garlatti ha rassegnato le
dimissioni per scegliere "poltrone dorate" e Tondo e la sua
Giunta sembrano impegnati più nei proclami che nelle concrete
azioni riformatrici di governo".
Il consigliere ha stigmatizzato l'assenza dell'amministratore
temporaneo dell'ex Comunità Montana Torre Natisone Collio, Sibau,
ricordando come per questa Comunità il percorso di trasformazione
sia proprio il più complesso di tutti. Iacop si chiede se questa
sia una superficialità dell'amministratore temporaneo circa gli
impegni verso il Consiglio Regionale oppure la dimostrazione
dell'incapacità di produrre, come gli altri tre amministratori,
un qualche risultato positivo del proprio operare.
"L'unanime giudizio degli amministratori temporanei circa un
ritardo dei tempi della riforma - fa notare Iacop - non può che
provocare ulteriori difficoltà alla gestione di territori come
quelli montani già di per sé problematica. E tutto questo avviene
- conclude il consigliere PD - nel totale disinteresse del
presidente Tondo, della Giunta regionale e della sua maggioranza
di centrodestra".