I Comm: ddl riordino enti Regione, Titolo V - Erdisu (6)
(ACON) Trieste, 12 lug - RC - Trentasette gli articoli
illustrati dall'assessore Roberto Molinaro per spiegare la
revisione dei due Enti regionali per il diritto allo studio
universitario (Erdisu), che oggi - ha detto l'assessore - costano
complessivamente 18,7 milioni di euro all'anno e dove lavorano 86
persone (meno di 30 a Udine, gli altri a Trieste) per un costo di
4,5 milioni. L'intento è una nuova disciplina degli interventi e
dei loro destinatari, nonché un nuovo assetto
istituzionale-organizzativo e una nuova configurazione del
soggetto attuatore degli interventi stessi.
Viene, così, ampliata la gamma dei potenziali beneficiari del
diritto allo studio: oltre agli studenti iscritti ai corsi di
istruzione superiore attivati dalle Università, dagli istituti
superiori di grado universitario, dalle istituzioni di alta
formazione artistica e musicale con sede legale in Friuli Venezia
Giulia, sono previsti i neolaureati - anche stranieri - inseriti
in programmi di ricerca, gli specializzandi, i ricercatori e i
professori provenienti da altre università, gli studenti
frequentanti gli istituti tecnici superiori della regione. Ma si
terrà conto delle risorse finanziarie disponibili.
Viene inoltre ampliata la tipologia degli interventi oggi
prevista (borse di studio, prestiti e contributi) ed è inserito
un Servizio abitativo destinato, tramite concorso, agli studenti
più meritevoli o carenti di mezzi, affiancato a un sistema di
accreditamento dell'offerta abitativa.
Il nuovo modello di Ente previsto è quello di un'Agenzia,
denominata Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori
(ARDISS), avente il compito di attuare gli interventi in base
alle linee di indirizzo approvate dalla Regione, su proposta
della Conferenza regionale per il diritto agli studi superiori.
Quest'ultima è un organo regionale con funzioni consultive e di
coordinamento, rappresentativo dei principali portatori di
interesse sul territorio, ossia degli studenti, dei dottorandi,
delle Università, della Scuola internazionale superiore di studi
avanzati (SISSA), dei Conservatori di musica, degli enti locali e
dei consorzi universitari. La responsabilità della gestione
dell'Agenzia, e quindi del raggiungimento degli obiettivi, è
affidata al direttore generale, cui si affianca il Collegio dei
revisori contabili. Si tratta, quindi, di un assetto
caratterizzato da due soli organi, pertanto semplificato rispetto
a quello degli ERDISU. Al fine di assicurare agli studenti la
possibilità di esprimersi, è prevista la costituzione,
all'interno dell'Agenzia, del Nucleo di valutazione studentesco.
Le complesse procedure di soppressione degli Erdisu e la
parallela nascita dell'Ardiss è affidata all'articolo 49 del
disegno di legge n. 208. Qui si legge che il passaggio del
subentro vedrà la decadenza dall'incarico dei direttori degli
Erdisu e la contestuale attribuzione agli stessi delle funzioni
di Commissari straordinari e liquidatori degli enti. Sono altresì
sciolti i Consigli di amministrazione degli enti medesimi e
decadono i rispettivi presidenti, mentre gli attuali organi di
revisione continuano a espletare le loro attività fino
all'approvazione, da parte della Giunta regionale, dei bilanci di
liquidazione degli enti, assumendo peraltro anche le funzioni di
certificazione contabile dell'ultimo rendiconto e dei dati
contabili della gestione liquidatoria. Il secondo passaggio
prevede la costituzione dell'Ardiss con trasferimento alla nuova
Agenzia di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, del
personale e del patrimonio mobiliare e immobiliare.
Il regime transitorio comprende pure la determinazione della
tassa regionale per il diritto allo studio universitario per
l'anno accademico 2012-2013, il cui importo è di 140 euro.
A ricordare che anche il PD ha presentato una proposta di legge
sul riordino degli Erdisu, attualmente depositata in VI
Commissione consiliare, è poi stato il capogruppo Gianfranco
Moretton. Ci coordineremo con il presidente di quella Commissione
- gli ha detto Paride Cargnelutti (Pdl) in veste di presidente
della I Commissione - per fare di nostra competenza anche quel
provvedimento.
(segue)