I Comm: ddl riordino enti Regionali, Titolo VII - demanio idrico (8)
(ACON) Trieste, 12 lug - RC - Chiudendo il cerchio degli
interventi, l'assessore Sandra Savino ha dato spiegazioni sul
riordino della gestione del demanio idrico regionale, volto a
snellire le procedure e, dunque, migliorare la gestione delle
autorizzazioni attraverso un più coerente riparto di funzioni tra
i soggetti deputati al loro rilascio. Oggi sono circa 5.000 - ha
fatto sapere la Savino - solo le pratiche autorizzative
rilasciate ogni anno.
In particolare, si prevede che la Regione possa acquisire al
demanio idrico regionale un bene, rispetto al quale sia stata
accertata la funzionalità idraulica, tutte le volte in cui viene
trovato un accordo con il proprietario del bene. Si configura,
pertanto, una procedura speciale semplificata e accelerata in
tutti i casi in cui l'intestatario del bene sia disponibile al
suo trasferimento a titolo gratuito e all'assunzione dei relativi
oneri.
Inoltre, si consente di escludere dalla concessione di
autorizzazione gli attraversamenti dei beni del demanio idrico
regionale con opere di pubblica utilità, realizzate da enti
territoriali. Così come non sono soggetti ad autorizzazione i
transiti su beni del demanio idrico regionale per lo svolgimento
di manifestazioni podistiche e ippiche. Lo stesso dicasi per le
esercitazioni finalizzate alla protezione civile, alla
prevenzione dell'incolumità pubblica, alla salvaguardia
ambientale.
(segue)