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PD: Lupieri, meno posti letto per acuti, più per la cronicità

12.07.2012
17:30
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/MPB - Il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III^ Commissione, competente per la Sanità, analizza la situazione dei posti letto in Friuli Venezia Giulia confrontando i dati regionali con gli obiettivi ministeriali.

"Al 31 dicembre 2010 - annota Lupieri - i posti letto complessivi regionali erano 5311, per cui l'indice di posti letto per mille abitanti era di 4,29. Per raggiungere l'obiettivo posto dal Ministro Balduzzi nella manovra di spending review che riguarda la sanità ospedaliera, cioè 3,70 posti letto per 1000 abitanti, si dovrebbe ridurre il numero complessivo di posti letto regionali a 4580.

"Volendo riservare 0,70 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post acuzie, la suddivisione di tali posti letto risulterebbe: 3713 posti letto per acuti che al 31 dicembre 2010 erano in regione 4933 e 867 posti letto per riabilitazione e lungodegenza, che al 31 dicembre 2010 erano in regione in numero di 378.

"Quindi, risulta necessario ridurre il numero di posti letto per acuzie, ma contemporaneamente aumentare fortemente il numero di posti letto dedicato alla post acuzie e alla cronicità, infatti è necessario avere un maggior numero di posti letto nelle strutture intermedie quali residenze protette, RSA tradizionali ed RSA più sanitarizzate, considerando sempre, comunque, che l'obiettivo resta e deve restare la domiciliarità.

"L'indice di posti letto per mille abitanti in molte parti del mondo è inferiore al 3,50 per cui nella nostra regione, con un indice di forte invecchiamento e di cronicità, risulta spontaneo privilegiare la domanda che per la maggior parte riguarda una cronicità che si acutizza, rispetto a un'acuzie fine a sé stessa.

"Purtroppo, ad oggi manca la riclassificazione delle case di riposo e non è ancora ultimato l'accreditamento delle RSA, strumenti che ci consentirebbero di avere numeri precisi riguardo l'effettiva domanda di un maggior numero di posti letto in RSA e nelle residenze protette.

"Il problema cronico dei fuori reparto nelle medicine degli ospedali regionali - conclude Lupieri - sarebbe in buona parte risolto con un buon numero di pazienti ricoverato non nei reparti di acuzie, ma in RSA più sanitarizzate".