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UAR: Rosolen, pdl più disciplina per incompatibilità assessori

13.07.2012
12:02
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/RC - La certezza che, in maniera trasparente e imparziale, stiamo facendo il nostro dovere: è questo il messaggio che Alessia Rosolen, consigliera regionale di Un'Altra Regione, intende lanciare con la proposta di legge "Modifiche alla disciplina in materia di incompatibilità e di risoluzione dei conflitti di interesse dei membri della Giunta regionale e dei Consiglieri regionali, ai sensi dell'articolo 12, secondo comma, dello Statuto".

La sua intenzione - fa sapere - è sanare una profonda lacuna e garantire principi oggettivi da parte dei pubblici amministratori regionali per il buon andamento su cui deve reggersi il Governo del territorio. La Giunta regionale sta operando senza essersi uniformata alle regole del conflitto di interessi fissate dal Governo più di sette anni fa. Ciò significa che un membro della Giunta regionale potrebbe tranquillamente partecipare alla discussione, e alla votazione, di delibere che tocchino interessi di parenti o affini senza che ciò violi alcuna norma amministrativa. La norma penale, infatti, sanziona le ipotesi in cui ciò configuri vantaggi o danni ingiusti, ma sono numerose le ipotesi in cui non interviene, lasciando la tutela di alcuni interessi collettivi alla norma amministrativa, che in questo caso non c'è.

Il paradosso è che al momento un consigliere comunale o un assessore di un ente locale è tenuto, giustamente, secondo quanto previsto dal Testo unico sugli enti locali (articolo 77 della legge 267/2000) a non partecipare a votazioni che tocchino interessi propri o di parenti, ma questo stesso obbligo, inspiegabilmente, non sussiste per un assessore regionale.

La norma nazionale, che a suo tempo venne emanata per risolvere eventuali conflitti di interesse dei membri del Governo, prevedeva, all'articolo 1, il recepimento della stessa norma da parte delle Regioni. Recepimento - fa presente la Rosolen - che in Friuli Venezia Giulia non è mai avvenuto. La proposta di legge interviene per migliorare il sistema di regole su cui si basa la normativa regionale: da un lato l'estensione della normativa in materia di conflitto di interessi (LR 21/2004), dall'altro l'affidamento di nuove funzioni al Collegio di garanzia rimodellando l'articolo 79 della LR 28/2007 e affidandogli funzioni di verifica e controllo nel corso di tutta la legislatura, infine l'adeguamento di tutta la LR 21/2004.