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PD:Pupulin,per servizio temporaneo Vigili Fuoco volontari disoccupati

13.07.2012
13:51
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - "Da anni il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco richiama personale volontario in servizio 'discontinuo'. Le prolungate carenze di personale operativo hanno fatto sì che vi sia una intensificazione di richiami del personale volontario. Presso il Comando di Udine, nel solo primo semestre dell'anno si è arrivati a oltre 180 richiami, coinvolgendo più di 100 vigili volontari. Le modalità di richiamo e avvicendamento del personale volontario prevedono il richiamo 'a rotazione e sulla base dei criteri dell'anzianità d'iscrizione nell'elenco, dell'eventuale stato di disoccupazione, nonché del carico familiare degli interessati'".

A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che in merito ha presentato una interpellanza al presidente della Regione "per sapere se non ritenga di promuovere un incontro con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine, e più in generale con la Direzione regionale dei vigili del fuoco per il Friuli Venezia Giulia, per valutare la possibilità che nei richiami in servizio temporaneo del personale 'Vigile del fuoco volontario' si tenga prioritariamente conto dello status di disoccupazione e del carico di famiglia del richiamato rispetto alla semplice rotazione che di fatto crea un forte disagio sociale tra i disoccupati iscritti negli elenchi dei Vigili volontari". Pupulin fa notare che "vigendo il principio della rotazione e non essendo previste le modalità di valutazione dei criteri di anzianità di iscrizione, stato di disoccupazione e carico familiare, il Comando provinciale di Udine si è affidato al mero principio della rotazione di quanti sono collocati nella lista dei discontinui. La mancata valorizzazione dello status di disoccupazione e del carico familiare produce nei fatti una situazione di palese iniquità, se si considera che una persona regolarmente e stabilmente occupata può essere impiegata in servizio discontinuo, mentre allo stesso tempo un disoccupato, magari con famiglia a carico, può essere lasciato a casa senza possibilità di impiego e reddito.

"Sarebbe invece auspicabile - sottolinea il consigliere - che, in particolare in questa fase di congiuntura economica, caratterizzata da una accentuazione della disoccupazione e da un crescente impoverimento delle famiglie, si utilizzassero tutti gli strumenti disponibili per impiegare in attività lavorativa il maggior numero di persone, permettendo alle stesse di ottenere, seppure in modo discontinuo, il salario e di poter usufruire degli ammortizzatori sociali maturati per il successivo periodo di disoccupazione.

"Si tratterebbe d'una scelta di buon senso, senza costi aggiuntivi, anzi persino di decisioni che fanno risparmiare denaro pubblico. Soprattutto però funzionali a impiegare persone che rischiano di essere emarginate, anche se portatrici di competenze e professionalità maturate in attività di grande interesse pubblico".

Proprio partendo dalla specifica situazione del capoluogo friulano, Pupulin ha presentato l'interpellanza affinchè la presidenza della Regione si impegni a promuovere un incontro con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine e con la Direzione regionale dei vigili del fuoco per il Friuli Venezia Giulia. "Non si tratterebbe d'una operazione straordinaria, ma in una fase così difficile - conclude il consigliere - è bene utilizzare al meglio anche i limitati spazi esistenti per cercare di alleviare almeno le situazioni di maggiore difficoltà, spesso a rischio di emarginazione sociale".