PD:Pupulin,per servizio temporaneo Vigili Fuoco volontari disoccupati
(ACON) Trieste, 13 lug - COM/MPB - "Da anni il Corpo nazionale
dei Vigili del Fuoco richiama personale volontario in servizio
'discontinuo'. Le prolungate carenze di personale operativo hanno
fatto sì che vi sia una intensificazione di richiami del
personale volontario. Presso il Comando di Udine, nel solo primo
semestre dell'anno si è arrivati a oltre 180 richiami,
coinvolgendo più di 100 vigili volontari. Le modalità di richiamo
e avvicendamento del personale volontario prevedono il richiamo
'a rotazione e sulla base dei criteri dell'anzianità d'iscrizione
nell'elenco, dell'eventuale stato di disoccupazione, nonché del
carico familiare degli interessati'".
A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin
che in merito ha presentato una interpellanza al presidente della
Regione "per sapere se non ritenga di promuovere un incontro con
il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine, e più in
generale con la Direzione regionale dei vigili del fuoco per il
Friuli Venezia Giulia, per valutare la possibilità che nei
richiami in servizio temporaneo del personale 'Vigile del fuoco
volontario' si tenga prioritariamente conto dello status di
disoccupazione e del carico di famiglia del richiamato rispetto
alla semplice rotazione che di fatto crea un forte disagio
sociale tra i disoccupati iscritti negli elenchi dei Vigili
volontari".
Pupulin fa notare che "vigendo il principio della rotazione e non
essendo previste le modalità di valutazione dei criteri di
anzianità di iscrizione, stato di disoccupazione e carico
familiare, il Comando provinciale di Udine si è affidato al mero
principio della rotazione di quanti sono collocati nella lista
dei discontinui. La mancata valorizzazione dello status di
disoccupazione e del carico familiare produce nei fatti una
situazione di palese iniquità, se si considera che una persona
regolarmente e stabilmente occupata può essere impiegata in
servizio discontinuo, mentre allo stesso tempo un disoccupato,
magari con famiglia a carico, può essere lasciato a casa senza
possibilità di impiego e reddito.
"Sarebbe invece auspicabile - sottolinea il consigliere - che, in
particolare in questa fase di congiuntura economica,
caratterizzata da una accentuazione della disoccupazione e da un
crescente impoverimento delle famiglie, si utilizzassero tutti
gli strumenti disponibili per impiegare in attività lavorativa il
maggior numero di persone, permettendo alle stesse di ottenere,
seppure in modo discontinuo, il salario e di poter usufruire
degli ammortizzatori sociali maturati per il successivo periodo
di disoccupazione.
"Si tratterebbe d'una scelta di buon senso, senza costi
aggiuntivi, anzi persino di decisioni che fanno risparmiare
denaro pubblico. Soprattutto però funzionali a impiegare persone
che rischiano di essere emarginate, anche se portatrici di
competenze e professionalità maturate in attività di grande
interesse pubblico".
Proprio partendo dalla specifica situazione del capoluogo
friulano, Pupulin ha presentato l'interpellanza affinchè la
presidenza della Regione si impegni a promuovere un incontro con
il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine e con la
Direzione regionale dei vigili del fuoco per il Friuli Venezia
Giulia. "Non si tratterebbe d'una operazione straordinaria, ma in
una fase così difficile - conclude il consigliere - è bene
utilizzare al meglio anche i limitati spazi esistenti per
cercare di alleviare almeno le situazioni di maggiore difficoltà,
spesso a rischio di emarginazione sociale".