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PD: Moretton, su rischi Tagliamento Tondo continua a non decidere

17.07.2012
12:58
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - L'assessore all'Ambiente Ciriani presenta la convenzione fra Friuli Venezia Giulia e Veneto per un importo di 650.000 euro per la progettazione di alcuni argini nella parte bassa del fiume Tagliamento, come se fosse la soluzione esaustiva per la messa in sicurezza delle popolazioni rivierasche da eventuali esondazioni. Cita anche il prezioso lavoro svolto dal Laboratorio Tagliamento, che ha ipotizzato tre idee alternative alla realizzazione delle casse di espansione, senza però dire quale sarà la scelta in base al lavoro svolto dal Laboratorio stesso.

La verità purtroppo - a giudizio di Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale - è un'altra, considerato che le opere idrauliche previste dal piano stralcio dell'Autorità di Bacino di Venezia sono rimaste quelle già pianificate e in parte progettate, quali appunto le casse di espansione e il Cavrato, canale che ha la funzione di deviare acque nel momento di massima piena, collocato sul versante della Regione Veneto. A detta di Ciriani, il prezioso lavoro del Laboratorio Tagliamento, per essere davvero significativo dovrà essere recepito dall'Autorità di Bacino di Venezia e dal ministero dell'Ambiente, altrimenti nulla potrà essere fatto per la tutela degli abitati che stanno a valle di Codroipo.

Il colpevole ritardo accumulato da parte della Giunta Tondo nel non decidere il da farsi per la sistemazione idraulica del Tagliamento - sottolinea Moretton - genererà situazioni di grave pericolo per l'inerzia dimostrata in questi ultimi cinque anni, oltretutto con il rischio di perdere i 42 milioni di euro inseriti nel bilancio della Regione, ma di competenza dello Stato, che potrebbe revocare il finanziamento.

Moretton ricorda ancora l'esistenza dell'accordo di programma con il ministero dell'Ambiente che prevede, tra l'altro, la realizzazione delle casse di espansione che, se la Giunta decidesse di non realizzare, dovrà essere modificato per forza. La Giunta regionale deve perciò decidersi rapidamente sulla questione perché, diversamente, la melina fin qui fatta sarebbe la dimostrazione più evidente che non c'è la volontà di fare alcunché per paura di assumersi responsabilità in merito.

Il Piano stralcio dell'Autorità di Bacino di Venezia è un documento legato all'urgenza per la salvaguardia delle vite umane dalle forti esondazioni, come quella del 1966, che potrebbero ripresentarsi e richiede perciò che la Regione faccia il suo dovere, evitando continue e ingiustificate omissioni molto pericolose. I cittadini rivieraschi - conclude Moretton - hanno il diritto di veder difendere i loro territori, le loro abitazioni e soprattutto le loro vite.