PD: Moretton, su rischi Tagliamento Tondo continua a non decidere
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - L'assessore all'Ambiente
Ciriani presenta la convenzione fra Friuli Venezia Giulia e
Veneto per un importo di 650.000 euro per la progettazione di
alcuni argini nella parte bassa del fiume Tagliamento, come se
fosse la soluzione esaustiva per la messa in sicurezza delle
popolazioni rivierasche da eventuali esondazioni. Cita anche il
prezioso lavoro svolto dal Laboratorio Tagliamento, che ha
ipotizzato tre idee alternative alla realizzazione delle casse di
espansione, senza però dire quale sarà la scelta in base al
lavoro svolto dal Laboratorio stesso.
La verità purtroppo - a giudizio di Gianfranco Moretton,
capogruppo PD in Consiglio regionale - è un'altra, considerato
che le opere idrauliche previste dal piano stralcio dell'Autorità
di Bacino di Venezia sono rimaste quelle già pianificate e in
parte progettate, quali appunto le casse di espansione e il
Cavrato, canale che ha la funzione di deviare acque nel momento
di massima piena, collocato sul versante della Regione Veneto. A
detta di Ciriani, il prezioso lavoro del Laboratorio Tagliamento,
per essere davvero significativo dovrà essere recepito
dall'Autorità di Bacino di Venezia e dal ministero dell'Ambiente,
altrimenti nulla potrà essere fatto per la tutela degli abitati
che stanno a valle di Codroipo.
Il colpevole ritardo accumulato da parte della Giunta Tondo nel
non decidere il da farsi per la sistemazione idraulica del
Tagliamento - sottolinea Moretton - genererà situazioni di grave
pericolo per l'inerzia dimostrata in questi ultimi cinque anni,
oltretutto con il rischio di perdere i 42 milioni di euro
inseriti nel bilancio della Regione, ma di competenza dello
Stato, che potrebbe revocare il finanziamento.
Moretton ricorda ancora l'esistenza dell'accordo di programma con
il ministero dell'Ambiente che prevede, tra l'altro, la
realizzazione delle casse di espansione che, se la Giunta
decidesse di non realizzare, dovrà essere modificato per forza.
La Giunta regionale deve perciò decidersi rapidamente sulla
questione perché, diversamente, la melina fin qui fatta sarebbe
la dimostrazione più evidente che non c'è la volontà di fare
alcunché per paura di assumersi responsabilità in merito.
Il Piano stralcio dell'Autorità di Bacino di Venezia è un
documento legato all'urgenza per la salvaguardia delle vite umane
dalle forti esondazioni, come quella del 1966, che potrebbero
ripresentarsi e richiede perciò che la Regione faccia il suo
dovere, evitando continue e ingiustificate omissioni molto
pericolose. I cittadini rivieraschi - conclude Moretton - hanno
il diritto di veder difendere i loro territori, le loro
abitazioni e soprattutto le loro vite.