VI Comm: audizione Fondazione Aquileia per sito Unesco Cividale
(ACON) Trieste, 17 lug - MPB - L'esperienza della Fondazione
Aquileia al centro dell'audizione svolta dalla VI Commissione
consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl) e presente
l'assessore alla cultura Elio De Anna, per raccogliere
informazioni sull'attività dell'ente utili alla predisposizione
di un testo per la valorizzazione, con analogo strumento, del
sito Unesco di Cividale.
Il presidente della Fondazione Aquileia, Alviano Scarel, anche
sindaco della città, ha tracciato un quadro della struttura e
delle finalità dell'organismo come strumento di governance di
un'area archeologica molto importante. Essa (costituita nel 2008)
è, infatti, il primo soggetto in Italia al quale il ministero per
i beni e le attività culturali abbia conferito aree archeologiche
e rappresenta il secondo esempio, dopo il Museo Egizio di Torino,
di Fondazione costituita per la gestione e valorizzazione di beni
ministeriali.
Un milione di metri quadri di aree vincolate, di cui 205.723 mq
di aree indagate e di cui solo il 40% rimane accessibile: pochi
numeri per dare la dimensione del patrimonio archeologico di
quella che, nella tarda antichità, fu la quarta città d'Italia e
la nona di tutto l'impero romano.
È uno dei motivi, accanto al ruolo svolto da questo centro nella
diffusione del cristianesimo verso il nord e l'est Europa, per
cui Aquileia fu inserita fin dal 1998 come sito singolo nella
lista dei beni riconosciuti dall'Unesco" - ha ricordato Scarel
sottolineando che "per questo il caso Aquileia è forse diverso
per dimensioni da quello di Cividale, ma evidenzia una difficoltà
analoga: fare in modo che questa risorsa possa non solo
conservarsi per le generazioni future come espressione culturale
del Friuli Venezia Giulia, ma anche generare e sostenere nel
tempo una economia turistica in senso lato come fatto economico
non delocalizzabile.
L'istituzione della Fondazione - che attualmente sta lavorando
per predisporre il Piano pluriennale di gestione richiesto
dall'Unesco e che sarà completato nei primi mesi del 2013 - è
stata preceduta da un accordo con lo Stato che prevede una fase
di trasferimento di ulteriori beni. Importante, poi, il fatto che
si tratti di una struttura dotata di una specifica mission. E,
inoltre, che lo sviluppo di una rete di eccellenze fra i vari
siti culturali e ambientali della regione che possono vantare
l'iscrizione Unesco è funzionale allo sviluppo economico,
infrastrutturale, dei servizi e di un turismo di qualità.
L'assessore De Anna, ricordando i 2 milioni di euro che la
Regione annualmente assegna alla Fondazione, ha anche evidenziato
l'importanza del ruolo che ha - fra i suoi organi - il Comitato
consultivo Agenda 21 per la cultura, per la presenza fra i suoi
componenti anche dei rappresentanti delle Università che svolgono
campagne di scavo nelle aree archeologiche conferite. Vanno
sviluppate le sinergie tra Fondazione e altri soggetti del
territorio - ha aggiunto l'assessore auspicando di poter
beneficiare dei finanziamenti europei FERS per il periodo
2014-2020 da destinare ad Aquileia, oltre che ai siti della
Grande Guerra.
Approfondimenti sono stati chiesti dai consiglieri, innanzitutto
lo stesso presidente Camber in merito alla governance, ma anche
Roberto Novelli (Pdl) circa la possibilità per Cividale di
risultare avvantaggiata dall'aver già adottato il Piano di
gestione, mentre Edoardo Sasco (UDC) si è informato sui rapporti
con Turismo FVG e Paolo Menis (PD) ha sottolineato l'importanza
di sviluppare l'impiego delle tecnologie (ad esempio per la
ricostruzione virtuale dei siti). Infine Giorgio Brandolin (PD)
ha chiesto chiarimenti circa i rapporti della Fondazione con il
territorio (es. San Canziano) e le intenzioni sulla fase 2.
La VI commissione ha quindi riconfermato il Comitato ristretto
(presidente Roberto Novelli) per l'esame delle proposte di legge
sulla valorizzazione del sito Unesco di Cividale e ha anche
deciso un'audizione congiunta con la II su Film Commission -
Fondo audiovisivo.
(foto, immagini tv)