PD: Brussa, servono davvero 128 organismi regionali?
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - È davvero necessario avere
una Commissione regionale per giudicare l'idoneità per chi
intende impiegare dei gas tossici? E un'altra per valutare
l'idoneità per operatori pratici di fecondazione artificiale
degli animali? E ancora, serve davvero una Commissione regionale
per i ricorsi contro la non idoneità alla pratica sportiva
agonistica?
Sono queste alcune delle domande che il consigliere regionale del
Partito Democratico Franco Brussa ha rivolto con un'interpellanza
al presidente della Regione Tondo.
Brussa si riferisce a una delibera votata lo scorso 28 giugno,
all'unanimità, che riguarda 128 organi collegiali ritenuti
indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali
dell'Amministrazione regionale.
L'esponente PD sottolinea anche il fatto che per alcuni la logica
porterebbe a dichiararli superati; mentre per altri si potrebbe
tranquillamente prevederne l'accorpamento. Infine, per alcuni,
Brussa si domanda perché quelle funzioni non possono essere
svolte dalle Direzioni competenti; un ragionamento, questo, che a
suo giudizio vale soprattutto in relazione alle ripetute
dichiarazioni del presidente Tondo e a alcuni provvedimenti
legislativi che tendono proprio al contenimento della spesa
pubblica e alla riduzione di enti e organismi, a supporto della
pubblica amministrazione.
Oltre agli esempi citati, Brussa evidenzia il caso emblematico
delle ben tre Commissioni d'esame per il conseguimento
dell'abilitazione tecnica all'esercizio della professione di
maestro di sci: una per le discipline alpine, una per lo
snowboard, una per fondo e telemark.
Insomma, scorrendo l'elenco, molti sono i comitati, gli
organismi, le commissioni, le conferenze, i nuclei valutativi, i
collegi, gli osservatori che, a giudizio dell'esponente PD
destano più di qualche perplessità.
Da qui l'interpellanza di Brussa a Tondo, per sapere se sia stata
fatta un'attenta verifica sulla reale necessità di tali organi e
sul loro effettivo funzionamento; quali siano i costi complessivi
di tali organismi e se non sia il caso, anche alla luce della
spending review e con l'obiettivo di rendere la pubblica
amministrazione sempre più in grado di rispondere efficacemente e
celermente alle esigenze della comunità regionale, di prevedere
un riordino complessivo di tali organi.