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PD: Brussa, servono davvero 128 organismi regionali?

17.07.2012
13:55
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - È davvero necessario avere una Commissione regionale per giudicare l'idoneità per chi intende impiegare dei gas tossici? E un'altra per valutare l'idoneità per operatori pratici di fecondazione artificiale degli animali? E ancora, serve davvero una Commissione regionale per i ricorsi contro la non idoneità alla pratica sportiva agonistica?

Sono queste alcune delle domande che il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa ha rivolto con un'interpellanza al presidente della Regione Tondo.

Brussa si riferisce a una delibera votata lo scorso 28 giugno, all'unanimità, che riguarda 128 organi collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'Amministrazione regionale.

L'esponente PD sottolinea anche il fatto che per alcuni la logica porterebbe a dichiararli superati; mentre per altri si potrebbe tranquillamente prevederne l'accorpamento. Infine, per alcuni, Brussa si domanda perché quelle funzioni non possono essere svolte dalle Direzioni competenti; un ragionamento, questo, che a suo giudizio vale soprattutto in relazione alle ripetute dichiarazioni del presidente Tondo e a alcuni provvedimenti legislativi che tendono proprio al contenimento della spesa pubblica e alla riduzione di enti e organismi, a supporto della pubblica amministrazione.

Oltre agli esempi citati, Brussa evidenzia il caso emblematico delle ben tre Commissioni d'esame per il conseguimento dell'abilitazione tecnica all'esercizio della professione di maestro di sci: una per le discipline alpine, una per lo snowboard, una per fondo e telemark.

Insomma, scorrendo l'elenco, molti sono i comitati, gli organismi, le commissioni, le conferenze, i nuclei valutativi, i collegi, gli osservatori che, a giudizio dell'esponente PD destano più di qualche perplessità.

Da qui l'interpellanza di Brussa a Tondo, per sapere se sia stata fatta un'attenta verifica sulla reale necessità di tali organi e sul loro effettivo funzionamento; quali siano i costi complessivi di tali organismi e se non sia il caso, anche alla luce della spending review e con l'obiettivo di rendere la pubblica amministrazione sempre più in grado di rispondere efficacemente e celermente alle esigenze della comunità regionale, di prevedere un riordino complessivo di tali organi.