LN: Razzini, basta con le lezioni da chi ha speso e sprecato
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - Il consigliere regionale
della Lega Nord Federico Razzini, presidente della II Commissione
consiliare, interviene sulla questione spending review rimandando
al mittente le critiche mosse dal centrosinistra.
"Adesso basta - afferma Razzini - sono tre, quattro anni che
certa sinistra locale, che poi è la stessa al governo in Sicilia,
con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e che ha
governato, sappiamo come, per decenni la Campania e la Calabria,
ci viene a dare lezioni di risparmio".
Razzini respinge in modo netto le critiche che vengono mosse alle
riforme antisprechi fatte o proposte dal Friuli Venezia Giulia a
guida Tondo: "Presidente e maggioranza Lega-Pdl hanno fatto
molto, anche troppo, perché forse siamo fin troppo virtuosi in
questa regione. Dalla classe politica ai cittadini, tutti abbiamo
contenuto i costi, portato servizi di eccellenza e tagliato gli
sprechi. Ora però basta: aspettiamo che facciano altrettanto le
regioni da Roma in giù, sennò da bravi diventiamo un po' fessi".
"Mentre vediamo volar via miliardi di euro in tasse, IMU,
sprechi, pensioni ritardate di anni, soldi dati alla sanità del
Sud e a milioni di dipendenti pubblici inutili, mentre le banche
strozzano le imprese del Nord, l'opinione pubblica e certi
politicanti stanno a controllare quanto si paga un caffè al bar
del Consiglio regionale. Per scoprire poi cosa? Che costa
praticamente come in un qualsiasi altro bar. È ora di finirla -
puntualizza Razzini - con questa caccia alle pagliuzze per
nascondere le travi e prendere in giro i cittadini"
"A chi ci accusa di tagliare troppo poco - risponde Razzini -
faccio presente che innanzitutto la maggioranza di centrosinistra
nella precedente legislatura si è caratterizzata per i manager
superstipendiati e per i dieci assessori esterni, mentre quella
attuale di centrodestra ha ridotto il debito, i costi della
pubblica amministrazione, i consigli di amministrazione".
"Forse anche troppo - conclude Razzini. Ora infatti è finito il
momento di dare e dare per poi essere bistratttati ed è arrivato
il momento di pretendere quanto ci spetta da Roma, senza più
tagli a sanità e investimenti. Non possiamo più far sconti o
beneficenza a nessuno, dobbiamo continuare a pensare alle nostre
imprese, ai nostri lavoratori a quanti il lavoro lo hanno perso o
non lo trovano".