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PD: Codega, riforma Erdisu svuota il ruolo degli studenti

18.07.2012
15:19
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/AB - Meno spazio agli studenti. È questo il principale risultato della riorganizzazione degli Erdisu che è stata approvata martedì in I Commissione dalla maggioranza di centrodestra.

Il riordino degli Erdisu - precisa il consigliere regionale del PD Franco Codega - non comportava affatto la defenestrazione di fatto degli studenti dalla stanza dei bottoni, ossia dal Consiglio di amministrazione dove si prendono le decisioni sull'attività quotidiana dell'Ente. Bastava creare un Erdisu unico, così come proponeva il Partito Democratico, mantenendo un unico CDA, con la composizione attuale, ossia con la presenza significativa degli studenti.

Invece la scelta della maggioranza è stata quella di optare a favore di un'impostazione centralizzata, meno autonoma, più direttamente guidata dalla Regione. E così si è scelta la formula dell'Agenzia, con un direttore unico che decide tutto. Si è trattato proprio di una volontà politica e non di esigenze di risparmio.

Il differenziale tra i due modelli, prendendo a riferimento proprio le cifre esposte dall'assessore Molinaro, sarebbe stato di soli 50.000 euro l'anno, il costo medio di una delle centinaia di consulenze esterne richieste, ogni anno, dalle varie Direzioni regionali.

A nulla è servito richiamare gli interventi fatti in audizione dai rettori delle Università, dai presidenti dei due Erdisu, dai rappresentanti dei Consigli degli studenti, che all'unisono e con forza reclamavano la presenza degli studenti nel CDA. La Giunta ha risposto proponendo e facendo approvare l'istituzione di un Consiglio di indirizzo, un Consiglio però che ha potestà di intesa col direttore solo sulla programmazione triennale. Ossia un incontro o due all'anno. Sul resto ha solo possibilità di esprimere pareri o formulare proposte. Un vero svuotamento del ruolo degli studenti.

E così, mentre assistiamo alla presenza degli studenti nei vari Consigli di tutti gli istituti superiori, con potere deliberante sulla vita della scuola, nel nuovo Erdisu, organismo che tratta proprio gli interventi che più direttamente li riguardano, come il diritto allo studio, si ritrovano estromessi. E poi parliamo del ruolo dei giovani e della necessità del loro protagonismo.