PD: Codega, riforma Erdisu svuota il ruolo degli studenti
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/AB - Meno spazio agli studenti. È
questo il principale risultato della riorganizzazione degli
Erdisu che è stata approvata martedì in I Commissione dalla
maggioranza di centrodestra.
Il riordino degli Erdisu - precisa il consigliere regionale del
PD Franco Codega - non comportava affatto la defenestrazione di
fatto degli studenti dalla stanza dei bottoni, ossia dal
Consiglio di amministrazione dove si prendono le decisioni
sull'attività quotidiana dell'Ente. Bastava creare un Erdisu
unico, così come proponeva il Partito Democratico, mantenendo un
unico CDA, con la composizione attuale, ossia con la presenza
significativa degli studenti.
Invece la scelta della maggioranza è stata quella di optare a
favore di un'impostazione centralizzata, meno autonoma, più
direttamente guidata dalla Regione. E così si è scelta la formula
dell'Agenzia, con un direttore unico che decide tutto. Si è
trattato proprio di una volontà politica e non di esigenze di
risparmio.
Il differenziale tra i due modelli, prendendo a riferimento
proprio le cifre esposte dall'assessore Molinaro, sarebbe stato
di soli 50.000 euro l'anno, il costo medio di una delle centinaia
di consulenze esterne richieste, ogni anno, dalle varie Direzioni
regionali.
A nulla è servito richiamare gli interventi fatti in audizione
dai rettori delle Università, dai presidenti dei due Erdisu, dai
rappresentanti dei Consigli degli studenti, che all'unisono e con
forza reclamavano la presenza degli studenti nel CDA. La Giunta
ha risposto proponendo e facendo approvare l'istituzione di un
Consiglio di indirizzo, un Consiglio però che ha potestà di
intesa col direttore solo sulla programmazione triennale. Ossia
un incontro o due all'anno. Sul resto ha solo possibilità di
esprimere pareri o formulare proposte. Un vero svuotamento del
ruolo degli studenti.
E così, mentre assistiamo alla presenza degli studenti nei vari
Consigli di tutti gli istituti superiori, con potere deliberante
sulla vita della scuola, nel nuovo Erdisu, organismo che tratta
proprio gli interventi che più direttamente li riguardano, come
il diritto allo studio, si ritrovano estromessi. E poi parliamo
del ruolo dei giovani e della necessità del loro protagonismo.