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PD: Lupieri, ticket sanitari, Tondo ha penalizzato i cittadini

18.07.2012
15:03
(ACON) Trieste, 18 lug - COM/MPB - "La Regione Friuli Venezia Giulia ha vinto il ricorso sulla questione di legittimità dei ticket sanitari previsti nel luglio 2011 dall'allora ministro alle Finanze Tremonti, ma da quel momento a oggi ha fatto pagare ai cittadini il ticket di 10 euro sulla diagnostica e sulle visite specialistiche e il ticket di 25 euro per i codici bianchi ai Pronto soccorso, pur potendo già allora fare scelte diverse".

A farlo notare il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione Sanità, che sottolinea come la Regione "avrebbe potuto o sostituirsi direttamente ai cittadini nel pagamento del superticket, o decidere di compartecipare in una certa misura, alleviando comunque questo nuovo balzello.

"I cittadini pagano già ticket pesanti sulle prestazioni, sottolinea Lupieri - per cui aver aggiunto 10 euro per ogni richiesta ha significato mettere pesantemente la mano nelle tasche delle persone.

"Nella normativa nazionale di riferimento, legge 296/2006, vi era la possibilità per la Regione di stipulare un accordo con lo Stato per la definizione di altre misure, che per il Friuli Venezia Giulia fuori dal Servizio sanitario nazionale, Regione autonoma a statuto speciale, significava che la Regione stessa poteva accollarsi gli oneri richiesti dalla manovra economica.

"Restava comunque alla Regione la possibilità di non applicare il superticket nell'attesa della risposta della Corte costituzionale al ricorso presentato.

"Tutto ciò non è stato fatto, per cui la sentenza di martedì pone i seguenti quesiti: la Regione rimborserà ai cittadini il superticket iniquamente pagato? In caso contrario i cittadini potrebbero intraprendere una class action per il rimborso? Oggi la Regione ha già sospeso il pagamento del superticket?

"Mi auguro che la Giunta regionale e l'assessore Tondo - conclude il consigliere - risolvano da subito la questione e non si comportino come un anno fa quanto non affrontarono per tempo il tema, ripetutamente annunciato, e tardivamente presero delle decisioni che, alla luce della sentenza di oggi, si sono rivelate doppiamente penalizzanti per la comunità regionale".