PD: Lupieri, su rigassificatore Ciriani chiarisca in Commissione
(ACON) Trieste, 17 lug - COM/AB - Il sì al rigassificatore di
Zaule (TS), dichiarato lunedì al convegno sull'efficienza
energetica dal vicepresidente della Regione Luca Ciriani, offende
il no al rigassificatore espresso dalle Amministrazioni comunali
di Trieste, Muggia e San Dorligo della Valle e dalla Provincia di
Trieste.
Lo sottolinea Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD, che
precisa come il no sia determinato dal fatto che l'impianto
risulta incompatibile con lo sviluppo economico di questo
territorio, con le attività portuali, con la sicurezza di una
vasta area industriale e con le caratteristiche idrogeologiche e
marine di questo estremo lembo di mare Adriatico.
La forte volontà del presidente Tondo e della sua Giunta di
installare il rigassificatore di Zaule anche contro la volontà
degli Enti locali, testimonia quanto siano grossi gli interessi
che stanno dietro all'operazione senza tenere in alcun conto la
volontà popolare.
Da sottolineare - aggiunge Lupieri - come Gas Natural non abbia
ancora fornito nessuna spiegazione alle tante prescrizioni
richieste, e continui la sua attività avvalendosi di quel decreto
legislativo Berlusconi del 2005 che garantisce al proponente un
ritorno sull'investimento complessivo anche senza la
realizzazione dell'intervento.
L'assessore Luca Ciriani non è evidentemente informato sulla non
sostenibilità del progetto del rigassificatore di Zaule, e parla
di investimento senza conoscere le gravissime conseguenze che la
sua presenza verrebbe a creare.
Chiederò la convocazione urgente della IV Commissione del
Consiglio regionale - conclude Lupieri - per un'audizione del
vicepresidente della Regione Luca Ciriani per conoscere le
ragioni che portano la Giunta Tondo a essere favorevole a un
impianto incompatibile, non voluto dagli Enti locali, pericoloso
e dannoso per l'economia del porto e della città.