PD: Brandolin, altre ipotesi per elettrodotto Redipuglia-Udine
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/RC - "Che fine ha fatto il lavoro
del consulente, pagato dalla Regione, che aveva individuato
alcune ipotesi alternative al tracciato dell'elettrodotto
Redipuglia-Udine proposto da Terna, contraddistinto da un forte
impatto ambientale? Che fine hanno fatto gli impegni assunti dal
presidente Tondo e dalla Lega Nord in Consiglio regionale solo un
paio di mesi fa, per individuare una soluzione progettuale
condivisa?"
Queste le domande che si pone Griorgio Brandolin, consigliere
regionale del PD, dopo aver appreso dell'avvio delle procedure
per l'approvazione definitiva del progetto di Terna e delle
sollecitazioni delle imprese.
Con questa decisione - scrive Brandolin - Giunta regionale e
Lega, dopo quattro anni di inerzia e di impegni al dialogo e alla
valutazione delle ipotesi alternative, prendono in giro il
territorio e le istituzioni locali. Non si discute la necessità
di rafforzare la rete per trasferire elettricità e gestire i
picchi e le cadute di energia, ma ciò deve e può essere fatto con
la condivisione delle amministrazioni locali.
Va poi ricordato - prosegue il consigliere - che la Giunta, oltre
a non avere formulato il Piano energetico regionale, non ha
affrontato le modalità di coinvolgimento delle due centrali che
producono energia, a Monfalcone e a Torviscosa, per la fornitura
di elettricità alle imprese nell'ambito delle liberalizzazione
del mercato. Per il PD la soluzione doveva essere presa due anni
fa, dando il via libera a un tracciato che utilizzasse corridoi e
dorsali esistenti, e l'interramento della linea a doppia terna
dove le circostanze lo richiedevano.