PD: Iacop, fondo Frie inefficace e non agevole
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/RC - Il consigliere regionale del
PD Franco Iacop interroga la Giunta in merito all'erogazione di
finanziamenti a condizioni agevolate per il rafforzamento, il
consolidamento e il sostegno finanziario delle imprese che
formano i distretti industriali della sedia e del mobile
nell'ambito del Fondo di rotazione per iniziative economiche
(Frie) in Friuli Venezia Giulia .
Il fondo disponibile di 4 milioni di euro, previsto ancora
nell'assestamento di bilancio 2011, doveva soddisfare i consolidi
e i prestiti partecipativi delle imprese dei distretti, con
condizioni agevolate di erogazione a tasso di riferimento Frie
(Euribor 6 mesi, ridotto del 50% minimo applicabile 0,95%) e
durata di anni 10 in regime de minimis.
Lo strumento, inteso quale supporto straordinario per i settori
della sedia e del mobile facenti capo ai rispettivi distretti,
atto a soccorrere le aziende in temporanea difficoltà di
liquidità ma con prospettive di continuità aziendale - afferma
Iacop - non è però stato inserito all'interno del canale Frie con
un regolamento ad hoc per quelle finalità. Ogni forma di supporto
è, invece, soggetta alle regole del Frie. Di conseguenza, le
aziende dei distretti della sedia e del mobile che intendono
ottenere il sostegno Frie a condizioni agevolate sono comunque
costrette a fornire, per il consolido a 10 anni, garanzie quasi
impraticabili da aziende che già soffrono la crisi.
Nel concreto: la fideiussione bancaria risulta fattibile solo se
contro-garantita da titoli o liquidità (di fatto, chi possiede
tale liquidità non necessita del finanziamento); la garanzia
Confidi per questo tipo di operazioni può risultare non agevole e
in ogni caso comporta dei costi che diminuiscono sensibilmente il
beneficio del tasso agevolato; la richiesta di ipoteca è per
valori superiori al finanziamento richiesto, quota normalmente
non disponibile per aziende in difficoltà.
Ecco che a detta di Iacop, in questa fase di crisi, invece di
proclami e di annunci, era ed è necessario un impegno determinato
da parte dell'assessore alle Attività produttive e delle
strutture regionali a rimuovere gli ostacoli che impediscono
l'impiego di risorse certe, ancora stagnanti nei bilanci
regionali, e a massimizzare l'attività di quegli istituti già
efficaci che rispondono alle esigenze effettive del sistema
economico.