LN: Piccin, su liberalizzazioni selvagge alzeremo le barricate
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/AB - "Siamo pronti ad alzare le
barricate contro l'avanzata delle liberalizzazioni selvagge.
L'anarchia legislativa non guarirà il commercio dai morsi della
crisi. Anzi, provocherà nuove emorragie e infezioni".
Alla vigilia della discussione della legge comunitaria in
Consiglio regionale, la Lega Nord annuncia battaglia. Mara
Piccin, relatrice di maggioranza, avvisa: "Applicheremo, ma non
subiremo la direttiva Bolkestein. Siamo pronti a tempestare il
testo della comunitaria con una pioggia di emendamenti per
evitare la deriva della deregulation".
Spiega Piccin: "Tutto ruota attorno alle autorizzazioni che i
Comuni rilasciano alla grande distribuzione. I centri commerciali
possono prendere gli Enti locali per la gola, prospettando
introiti ingenti di IMU e altre imposte. Una volta incassato il
via libera dal Comune, i costruttori si mettono in azione,
tagliando fuori la Regione. La Lega vuole riscrivere le regole
degli accordi, fissando rigidi vincoli per la concessione delle
autorizzazioni. Fino alla revisione degli strumenti urbanistici
regionali, è sospeso il rilascio di concessioni edilizie e di
autorizzazioni commerciali per le strutture di vendita con
superficie pari o superiore a 15.000 metri quadrati. I Comuni non
potranno rilasciare licenze finché non predisporranno un nuovo
piano urbanistico- commerciale. Spetterà alla Regione decidere".
"Quando i Comuni presenteranno il nuovo documento, quali vincoli
fronteggeranno? Ci saranno paletti di natura urbanistica,
commerciale, storica, sostenibilità ambientale, turistica.
Qualche esempio? In zone in cui la viabilità è già sofferente non
si potrà costruire, per evitare il collasso del traffico viario.
Nei pressi di zone ad alto significato naturalistico o turistico,
bisognerà evitare impattanti colate di cemento. Ogni nuova
attività dovrà soddisfare requisiti precisi, per garantire una
coerenza tra l'offerta commerciale e le peculiarità del
territorio. Attraverso questa azione, non poniamo limiti
pregiudiziali, ma scriviamo regole molto chiare e stringenti che
non potranno essere aggirate. Ogni singolo nuovo insediamento
dovrà passare l'esame di queste regole. Ma nessun tentacolo si
allunga sul concetto di mercato in senso stretto. Nel pieno
rispetto della normativa europea".