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LN: Piccin, su liberalizzazioni selvagge alzeremo le barricate

23.07.2012
13:07
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/AB - "Siamo pronti ad alzare le barricate contro l'avanzata delle liberalizzazioni selvagge. L'anarchia legislativa non guarirà il commercio dai morsi della crisi. Anzi, provocherà nuove emorragie e infezioni".

Alla vigilia della discussione della legge comunitaria in Consiglio regionale, la Lega Nord annuncia battaglia. Mara Piccin, relatrice di maggioranza, avvisa: "Applicheremo, ma non subiremo la direttiva Bolkestein. Siamo pronti a tempestare il testo della comunitaria con una pioggia di emendamenti per evitare la deriva della deregulation".

Spiega Piccin: "Tutto ruota attorno alle autorizzazioni che i Comuni rilasciano alla grande distribuzione. I centri commerciali possono prendere gli Enti locali per la gola, prospettando introiti ingenti di IMU e altre imposte. Una volta incassato il via libera dal Comune, i costruttori si mettono in azione, tagliando fuori la Regione. La Lega vuole riscrivere le regole degli accordi, fissando rigidi vincoli per la concessione delle autorizzazioni. Fino alla revisione degli strumenti urbanistici regionali, è sospeso il rilascio di concessioni edilizie e di autorizzazioni commerciali per le strutture di vendita con superficie pari o superiore a 15.000 metri quadrati. I Comuni non potranno rilasciare licenze finché non predisporranno un nuovo piano urbanistico- commerciale. Spetterà alla Regione decidere".

"Quando i Comuni presenteranno il nuovo documento, quali vincoli fronteggeranno? Ci saranno paletti di natura urbanistica, commerciale, storica, sostenibilità ambientale, turistica. Qualche esempio? In zone in cui la viabilità è già sofferente non si potrà costruire, per evitare il collasso del traffico viario. Nei pressi di zone ad alto significato naturalistico o turistico, bisognerà evitare impattanti colate di cemento. Ogni nuova attività dovrà soddisfare requisiti precisi, per garantire una coerenza tra l'offerta commerciale e le peculiarità del territorio. Attraverso questa azione, non poniamo limiti pregiudiziali, ma scriviamo regole molto chiare e stringenti che non potranno essere aggirate. Ogni singolo nuovo insediamento dovrà passare l'esame di queste regole. Ma nessun tentacolo si allunga sul concetto di mercato in senso stretto. Nel pieno rispetto della normativa europea".