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Idv: Corazza, istituire il Garante regionale dei minori

23.07.2012
16:23
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/AB - "La Giunta intende accogliere la richiesta del Garante nazionale dei minori e rendere il Garante regionale indipendente e autonomo anche in Friuli Venezia Giulia?"

A chiederlo all'Esecutivo, attraverso un'interpellanza, è il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza.

"I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza vanno tutelati - segnala Corazza - attraverso un organismo indipendente e autonomo, come hanno sancito la Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 1989, la Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli di Strasburgo del 1996 e la recente legge nazione n. 112 del 2011".

"Si tratta di una tematica di grande delicatezza e rilievo - afferma Corazza. Attualmente, la funzione di garante è svolta dal Servizio affari giuridici, di vigilanza e garanzia della Direzione centrale istruzione. Questo è fonte di notevoli criticità, soprattutto alla luce delle specifiche funzioni che i garanti devono svolgere in modo indipendente rispetto all'Amministrazione regionale".

"In un ordinamento sempre più autonomistico come quello della Regione Friuli Venezia Giulia - così Corazza - il Garante rappresenta una figura fondamentale per essere vicini ai problemi dei bambini e a chi si occupa della cura e della tutela dei minori costretti in situazioni di forte difficoltà: bambini e ragazzi stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro Paese e che vengono affidati ai sindaci; piccoli che vivono in famiglia situazioni conflittuali; bimbi maltrattati; ragazzi che accusano disturbi di tipo alimentare o che abusano di sostanze alcoliche. Per loro dobbiamo istituire quanto prima il Garante regionale per i diritti dell'infanzia e della adolescenza".

Corazza ricorda inoltre che nei cassetti della Regione giace ancora la proposta di legge dell'Italia dei Valori, presentata nell'aprile del 2009, provvedimento che dev'essere inserito nel calendario dei lavori della VI Commissione. "È stato già perso troppo tempo. Nel maggio scorso il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ha inviato una lettera con la quale ha chiesto alla Regione di adeguare la normativa a quella in vigore a livello italiano ed europeo, ma nessun passo concreto è stato ancora fatto".