Idv: Agnola, cala fatturato imprese, necessari nuovi strumenti
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/MPB - Sui dati provenienti dalla
Associazione Piccole Medie Industrie di Udine, che descrivono una
situazione sempre più difficile delle imprese friulane costrette
a registrare una sensibile diminuzione di fatturato, interviene
il consigliere regionale Enio Agnola (Idv), vicepresidente della
II commissione regionale (attività economiche).
"Vanno revisionati profondamente i diversi meccanismi di sostegno
al mondo economico di questa regione, che evidentemente non sono
più adeguati all'emergenza che, numeri alla mano, è tutt'altro
che in fase di risoluzione - sostiene Agnola -. E' necessario
individuare strumenti specifici per i settori che sono in
maggiore difficoltà e che non possono trarre vantaggio dalle
esportazioni, ormai la principale via di fuga dalla crisi".
Secondo il consigliere regionale, in particolare difficoltà si
trova il settore dell'edilizia che sconta sia mancanza di
liquidità, sia una forte chiusura per quanto riguarda il credito.
"Questo settore ha bisogno di strumenti nuovi che rendano
immediatamente cantierabili molte risorse "dormienti" presso gli
enti pubblici - sottolinea il consigliere -. È indispensabile
riordinare il settore del sostegno al credito che deve essere
reso più selettivo in favore delle situazioni di reale bisogno,
evitando misure che spesso - in particolare per l'accesso ai
fondi di rotazione - finiscono per essere utilizzate da chi non
ne ha effettiva necessità.
"Deve, inoltre, essere attivato un percorso per una garanzia del
100% sui crediti vantati dalle imprese nei confronti
dell'amministrazione regionale e degli enti da essa
finanziariamente dipendenti, come gli enti locali, le aziende
sanitarie e gli Ater - aggiunge il consigliere regionale -. Vanno
sostenuti con strumenti nuovi e rapidi i progetti delle imprese
pronte a investire in quanto è evidente che diversi settori
vedranno un calo degli occupati e il sistema regionale e
provinciale dovrà mettere mano a processi di rioccupazione
utilizzando al meglio iniziative di formazione che oggi appaiono
inadeguate e bloccate dalla eccessiva burocrazia.
"Vanno, infine, aggiornati tutti gli ammortizzatori sociali in
deroga che sono stati attivati in tempi che proponevano
situazioni di difficoltà molto diverse, quando la mancanza del
lavoro riguardava una minima parte della popolazione mentre
attualmente non c'è famiglia che non guardi con estrema
preoccupazione al futuro, in particolare quello dei giovani.
"È necessario intervenire con grande decisione e rapidità -
conclude Agnola -. Il profilo culturale dei friulani, costruito
sul lavoro e sulla piena possibilità di provvedere alla famiglia,
sta entrando in crisi e le conseguenze possono essere molto
pericolose".