News


Idv: Agnola, cala fatturato imprese, necessari nuovi strumenti

23.07.2012
17:45
(ACON) Trieste, 23 lug - COM/MPB - Sui dati provenienti dalla Associazione Piccole Medie Industrie di Udine, che descrivono una situazione sempre più difficile delle imprese friulane costrette a registrare una sensibile diminuzione di fatturato, interviene il consigliere regionale Enio Agnola (Idv), vicepresidente della II commissione regionale (attività economiche).

"Vanno revisionati profondamente i diversi meccanismi di sostegno al mondo economico di questa regione, che evidentemente non sono più adeguati all'emergenza che, numeri alla mano, è tutt'altro che in fase di risoluzione - sostiene Agnola -. E' necessario individuare strumenti specifici per i settori che sono in maggiore difficoltà e che non possono trarre vantaggio dalle esportazioni, ormai la principale via di fuga dalla crisi".

Secondo il consigliere regionale, in particolare difficoltà si trova il settore dell'edilizia che sconta sia mancanza di liquidità, sia una forte chiusura per quanto riguarda il credito. "Questo settore ha bisogno di strumenti nuovi che rendano immediatamente cantierabili molte risorse "dormienti" presso gli enti pubblici - sottolinea il consigliere -. È indispensabile riordinare il settore del sostegno al credito che deve essere reso più selettivo in favore delle situazioni di reale bisogno, evitando misure che spesso - in particolare per l'accesso ai fondi di rotazione - finiscono per essere utilizzate da chi non ne ha effettiva necessità.

"Deve, inoltre, essere attivato un percorso per una garanzia del 100% sui crediti vantati dalle imprese nei confronti dell'amministrazione regionale e degli enti da essa finanziariamente dipendenti, come gli enti locali, le aziende sanitarie e gli Ater - aggiunge il consigliere regionale -. Vanno sostenuti con strumenti nuovi e rapidi i progetti delle imprese pronte a investire in quanto è evidente che diversi settori vedranno un calo degli occupati e il sistema regionale e provinciale dovrà mettere mano a processi di rioccupazione utilizzando al meglio iniziative di formazione che oggi appaiono inadeguate e bloccate dalla eccessiva burocrazia.

"Vanno, infine, aggiornati tutti gli ammortizzatori sociali in deroga che sono stati attivati in tempi che proponevano situazioni di difficoltà molto diverse, quando la mancanza del lavoro riguardava una minima parte della popolazione mentre attualmente non c'è famiglia che non guardi con estrema preoccupazione al futuro, in particolare quello dei giovani.

"È necessario intervenire con grande decisione e rapidità - conclude Agnola -. Il profilo culturale dei friulani, costruito sul lavoro e sulla piena possibilità di provvedere alla famiglia, sta entrando in crisi e le conseguenze possono essere molto pericolose".