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CR: presidente Franz commemora Martinis e Baracetti (2)

24.07.2012
11:39
(ACON) Trieste, 24 lug - AB - Il presidente Maurizio Franz ha quindi ricordato due consiglieri regionali recentemente scomparsi: Secondo Libero Martinis e Arnaldo Baracetti.

Martinis è stato consigliere della seconda e terza legislatura nel Gruppo della DC. Dopo averne ricordato il percorso giovanile, "politicamente allievo di Michele Gortani, osovano, sottosegretario della Repubblica libera della Carnia", Franz ha messo in rilievo, conclusa la guerra, il suo impegno politico che proseguì al pari dell'attività di giornalista del settore agroalimentare.

Nelle due legislature in Consiglio regionale, Martinis si distinse soprattutto negli interventi riguardanti il mondo agricolo, con particolare attenzione per l'agricoltura della montagna e della Carnia, territorio al quale fu sempre particolarmente legato e per il quale si impegnò sempre in maniera appassionata e disinteressata, tanto che successivamente entrò a far parte del Consiglio della Comunità montana della Carnia, oltre che del Consiglio direttivo dell'Ente Friuli nel Mondo.

Franz ne ha evidenziato il carattere riservato, ma sempre attento e disponibile nei confronti degli interlocutori, "un cronista della storia e degli avvenimenti del suo tempo", come fu definito da chi lo conobbe.

Arnaldo Baracetti è stato consigliere della seconda e terza legislatura nel Gruppo del PCI, partito in cui iniziò a militare fin da ragazzo, dove ricoprì veri incarichi sino alla segreteria provinciale di Udine e alla vicesegretaria regionale.

Consigliere comunale a Latisana negli anni dell'alluvione del 1966, poi consigliere provinciale di Udine, consigliere regionale e, nel 1976, parlamentare, riconfermato alla Camera dei deputati nelle successive due legislature, dove fu vicepresidente della Commissione difesa in un momento in cui la presenza in Regione di diverse caserme e di importanti servitù militari necessitava di particolari attenzioni per l'impatto che queste avevano sul territorio e sulle attività regionali.

Il suo maggior impegno parlamentare - ha ricordato Franz - fu quello relativo alle tre leggi nazionali per la ricostruzione, che consentirono al Friuli Venezia Giulia di rinascere e completare alcune grandi infrastrutture come l'autostrada Palmanova-Tarvisio, il raddoppio della ferrovia Pontebbana e, al contempo, l'avvio delle attività di alcuni importanti centri di ricerca a Trieste ma, soprattutto, la nascita dell'Università friulana, nella quale Baracetti credeva fortemente e per la quale si batté senza risparmiarsi. Nel 1991 contribuì attivamente alla nascita della legge per le aree di confine, in una logica di allargamento ad est dei confini dell'Europa che si concretizzerà un decennio più tardi.

Conclusa l'attività parlamentare, Baracetti proseguì il suo impegno per la valorizzazione della lingua e della cultura friulana, impegno premiato nel 1999, anno in cui venne definitivamente approvata la legge 482 sulla falsariga di una sua proposta risalente al 1978. Coerentemente, rimase sempre nell'ambito della sinistra, prima nel PCI, poi nel PDS, quindi nei DS e infine nel Partito Democratico. Negli anni '90 fu tra i fondatori dei comitati per l'autonomismo friulano, un autonomismo vero, che basava le sue radici sulle ragioni dello Statuto di autonomia.

Persona sempre ascoltata dalle Istituzioni grazie al suo impegno e alla capacità di analisi - ha concluso Franz - poteva forse sembrare burbero e incutere un certo timore, ma era un uomo fondamentalmente buono, attento ai problemi della gente della sua terra.

(segue)