CR: ddl comunitaria regionale, relatori Marin e Piccin (3)
(ACON) Trieste, 24 lug - RC - Già approdato in Aula a marzo, il
disegno di legge comunitaria regionale 2010 - ovvero il
provvedimento con cui la nostra Regione ottempera all'obbligo di
adeguare periodicamente l'ordinamento regionale a quello
comunitario - vi ritorna per essere esaminato dopo alcune
modifiche stabilite nella competente Commissione.
Così i contenuti del testo, spiegati dal relatore di maggioranza
Roberto Marin (Pdl):
al Capo I si precisano le finalità della legge, anticipando
quelli che sono gli interventi settoriali che vengono affrontati.
Al Capo II si attua la cosiddetta direttiva Bolkestein o
direttiva servizi, finalizzata all'attuazione dei principi di
libertà di stabilimento e di prestazione di servizi all'interno
dell'Unione europea per il conseguimento di un mercato coeso e
uniformemente disciplinato. Le modifiche intervengono nella
materia della programmazione delle medie e grandi strutture di
vendita, della grande distribuzione, della vendita per
corrispondenza e al domicilio, sulla disciplina
dell'autorizzazione all'esercizio del commercio su aree pubbliche
e sulla somministrazione di alimenti e bevande.
Al Capo III si dispongono modifiche in materia di prelievo
venatorio, volte anche in questo caso a una uniformazione europea
della disciplina in materia di conservazione degli uccelli
selvatici. Intervenendo sulla legge regionale 14/2007 (legge
comunitaria 2006), si prevede che è necessaria la preventiva
acquisizione del parere dell'ISPRA (Istituto superiore per la
ricerca e la protezione ambientale) prima di adottare il
provvedimento di deroga ai limiti imposti alla caccia al
cinghiale, alla volpe e ai corvidi. Alcune precisazioni sono,
poi, state fatte alle modalità di annotazione degli abbattimenti
sul tesserino regionale, ovvero gli abbattimenti degli ungulati
vanno annotati prima dell'apposizione del contrassegno
inamovibile, mentre negli altri casi prima di raccogliere la
fauna abbattuta, ad eccezione degli anatidi per i quali
l'annotazione si fa successivamente. Infine, si specifica che il
divieto dell'uso dei fucili con canna liscia a ripetizione
semiautomatica, salvo che il caricatore sia adattato in modo da
non contenere più di un colpo, vige solo nella zona faunistica
delle Alpi, uniformando così la disciplina regionale a quella
nazionale.
Al Capo IV si prevedono le disposizioni finali di legge.
La Lega Nord - è poi stato il commento di Mara Piccin, seconda
relatrice di maggioranza - da sempre contraria a una forma di
deregulation indiscriminata per la pianificazione delle medie e
grandi strutture di vendita, auspica che la materia possa essere
migliorata e adattata in relazione alle peculiarità del
territorio. Perché la normativa regionale deve tener conto dei
diversi interessi che entrano in gioco cercando di trovare un
punto di equilibrio. Pertanto, la Lega Nord auspica che si possa
apportare una variante al PURG che disciplini l'insediamento
delle grandi strutture di vendita nel rispetto dei principi di
tutela e salvaguardia del territorio dettando ai Comuni gli
indirizzi da seguire.
(foto, immagini tv)
(segue)