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CR: ddl comunitaria regionale, relatori Marin e Piccin (3)

24.07.2012
12:11
(ACON) Trieste, 24 lug - RC - Già approdato in Aula a marzo, il disegno di legge comunitaria regionale 2010 - ovvero il provvedimento con cui la nostra Regione ottempera all'obbligo di adeguare periodicamente l'ordinamento regionale a quello comunitario - vi ritorna per essere esaminato dopo alcune modifiche stabilite nella competente Commissione.

Così i contenuti del testo, spiegati dal relatore di maggioranza Roberto Marin (Pdl):

al Capo I si precisano le finalità della legge, anticipando quelli che sono gli interventi settoriali che vengono affrontati.

Al Capo II si attua la cosiddetta direttiva Bolkestein o direttiva servizi, finalizzata all'attuazione dei principi di libertà di stabilimento e di prestazione di servizi all'interno dell'Unione europea per il conseguimento di un mercato coeso e uniformemente disciplinato. Le modifiche intervengono nella materia della programmazione delle medie e grandi strutture di vendita, della grande distribuzione, della vendita per corrispondenza e al domicilio, sulla disciplina dell'autorizzazione all'esercizio del commercio su aree pubbliche e sulla somministrazione di alimenti e bevande.

Al Capo III si dispongono modifiche in materia di prelievo venatorio, volte anche in questo caso a una uniformazione europea della disciplina in materia di conservazione degli uccelli selvatici. Intervenendo sulla legge regionale 14/2007 (legge comunitaria 2006), si prevede che è necessaria la preventiva acquisizione del parere dell'ISPRA (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) prima di adottare il provvedimento di deroga ai limiti imposti alla caccia al cinghiale, alla volpe e ai corvidi. Alcune precisazioni sono, poi, state fatte alle modalità di annotazione degli abbattimenti sul tesserino regionale, ovvero gli abbattimenti degli ungulati vanno annotati prima dell'apposizione del contrassegno inamovibile, mentre negli altri casi prima di raccogliere la fauna abbattuta, ad eccezione degli anatidi per i quali l'annotazione si fa successivamente. Infine, si specifica che il divieto dell'uso dei fucili con canna liscia a ripetizione semiautomatica, salvo che il caricatore sia adattato in modo da non contenere più di un colpo, vige solo nella zona faunistica delle Alpi, uniformando così la disciplina regionale a quella nazionale.

Al Capo IV si prevedono le disposizioni finali di legge.

La Lega Nord - è poi stato il commento di Mara Piccin, seconda relatrice di maggioranza - da sempre contraria a una forma di deregulation indiscriminata per la pianificazione delle medie e grandi strutture di vendita, auspica che la materia possa essere migliorata e adattata in relazione alle peculiarità del territorio. Perché la normativa regionale deve tener conto dei diversi interessi che entrano in gioco cercando di trovare un punto di equilibrio. Pertanto, la Lega Nord auspica che si possa apportare una variante al PURG che disciplini l'insediamento delle grandi strutture di vendita nel rispetto dei principi di tutela e salvaguardia del territorio dettando ai Comuni gli indirizzi da seguire.

(foto, immagini tv)

(segue)