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UAR: Rosolen, astensione su norma commercio a difesa dei comuni

25.07.2012
11:29
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - La consigliera regionale di Un'Altra Regione, Alessia Rosolen, motiva la sua astensione nella votazione degli articoli della norma comunitaria riguardanti il commercio: "Visto che di orari del settore commercio e relative aperture non si è parlato, ho voluto astenermi non solo perchè rappresentano un mero esercizio di trascrizione e non di azione politica - dalla Giunta questo ci si aspetterebbe, annota la consigliera - ma perché non è stato accettato l'emendamento presentato dalla Lega Nord in merito alla difesa del piccolo commercio, dei centri storici, delle tradizioni dei nostri comuni. La disciplina urbanistica prevale su quella commerciale - aggiunge Rosolen richiamando quanto illustrato dalla relatrice Mara Piccin elencando numerose sentenze del Consiglio di Stato e del Tar che avrebbero dovuto imporre anche alla politica locale un'azione programmatica e di governo in merito a un settore così importante per l'economia della nostra regione.

"Siano alla vigilia di un nuovo rimpasto di Giunta - prosegue l'esponente UAR - e la mente corre veloce al giugno 2010, quando il presidente Tondo affidò al neoassessore al Lavoro la delega al Commercio, per spinta del Pdl triestino (che credeva in questo modo di risolvere il problema dei drammi economici e produttivi del capoluogo giuliano con qualche apertura domenicale in più), scorporandola in maniera assolutamente improvvida dalla gestione di tutte le altre Attività produttive. Il presidente auspicava, nel suo intervento, la revisione della legge sul commercio (votata dal Consiglio tra i primi atti dall'insediamento).

"Ebbene - conclude Rosolen - non solo non ci sono stati interventi puntuali nella revisione della norma, non solo la nostra regione è arrivata ben ultima nel ricorso contro lo scippo delle sue prerogative da parte del Governo Monti, ma oggi ci troviamo a votare (con due anni di ritardo) la norma (pedissequa) di adeguamento alla direttiva Bolkestein".