Petizione guardiacaccia per passare al Corpo forestale regionale
(ACON) Trieste, 25 lug - AB - I guardiacaccia provinciali
chiedono il trasferimento nel Corpo forestale regionale e lo
fanno con una petizione che è stata firmata dalla stragrande
maggioranza di coloro che oggi sono in organico, 48 su una
sessantina.
La petizione è stata consegnata in Consiglio regionale al
presidente Maurizio Franz, presente il consigliere Paolo Menis,
da Ilario Zuppani, Adriano Giugovaz e Roberta Zeleznik in
rappresentanza dei firmatari.
In un quadro giuridico confuso e incerto, i guardiacaccia temono
di non poter più svolgere la loro attività di vigilanza
ittico-venatoria per diversi motivi: organici che negli anni si
sono ridotti, nuove funzioni che nulla hanno a che fare con
quelle specifiche di tutela degli animali selvatici (in regione
ci sono 500 specie diverse di vertebrati), e di repressione dei
reati connessi. Ma i guardiacaccia vengono chiamati anche per
tantissimi altri interventi, dal cinghiale in giardino al ghiro
in soffitta, dal serpente in macchina al cervo caduto in un
canale, dalle trappole da togliere ai bracconieri da fermare.
Poter svolgere appieno le loro funzioni con mezzi adeguati è ciò
che chiedono e per questo la soluzione - per altro prevista dalla
normativa regionale in vigore ma mai attuata - di passare al
Corpo forestale regionale è la più logica, dal momento che già
oggi svolgono attività affini e vi è una collaborazione costante.
E se Paolo Menis ha deciso di sostenere questa iniziativa
conoscendo il lavoro che fanno, la competenza e la passione che
ci mettono e i delicati compiti ai quali sono chiamati, il
presidente Maurizio Franz, che ha assicurato l'immediata
trasmissione della petizione alla Commissione di competenza per
il suo esame, ha sottolineato l'importanza che si trovino le
migliori soluzioni per rendere queste attività sempre più
efficaci a favore di tutti i cittadini, razionalizzare i costi e
valorizzare le professionalità.
(foto, immagini tv)