Pdl: Marin, emendamento comunitaria semplifica recepimento direttive
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - "Con l'approvazione della
legge comunitaria non sarà più possibile inserire nel nostro
ordinamento regionale regole e divieti aggiuntivi nel recepimento
delle direttive comunitarie. Un passo molto importante per
evitare problematiche e disagi a cittadini e imprese".
Ad annunciarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin,
relatore di maggioranza della legge comunitaria, che ha
presentato un emendamento all'articolo 1 bis del DDLR 179 già
approvato nell'ambito della discussione della legge.
"In questi anni - rileva Marin - abbiamo assistito al proliferare
di vincoli e divieti assurdi, molte volte anche incomprensibili,
inseriti dalle direzioni regionali nel recepimento di direttive
comunitarie che, alla fine, hanno danneggiato cittadini e imprese
e creato aggravi di procedure solo e esclusivamente per
dimostrare allo Stato e all'Unione europea che noi eravamo più
bravi".
"Grazie all'emendamento approvato alla legge comunitaria, tutto
ciò non sarà più possibile, perché saranno recepiti soltanto gli
standard e i requisiti minimi richiesti dalle direttive
comunitarie stesse, e quindi: l'introduzione o il mantenimento di
requisiti, standard, obblighi e oneri non strettamente necessari
per l'attuazione delle direttive; l'estensione dell'ambito
soggettivo o oggettivo di applicazione delle regole rispetto a
quanto previsto dalle direttive, ove comporti maggiori oneri
amministrativi per i destinatari; l'introduzione o il
mantenimento di sanzioni, procedure o meccanismi operativi più
gravosi o complessi di quelli strettamente necessari per
l'attuazione delle direttive".
"Questo livello minimo di regolazione comunitaria - conclude
Marin - potrà essere superato soltanto nel caso di circostanze
eccezionali di cui dovrà dare conto la Giunta regionale nella
relazione accompagnatoria al disegno di legge comunitaria".