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Pdl: Marin, emendamento comunitaria semplifica recepimento direttive

25.07.2012
11:36
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/MPB - "Con l'approvazione della legge comunitaria non sarà più possibile inserire nel nostro ordinamento regionale regole e divieti aggiuntivi nel recepimento delle direttive comunitarie. Un passo molto importante per evitare problematiche e disagi a cittadini e imprese".

Ad annunciarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin, relatore di maggioranza della legge comunitaria, che ha presentato un emendamento all'articolo 1 bis del DDLR 179 già approvato nell'ambito della discussione della legge.

"In questi anni - rileva Marin - abbiamo assistito al proliferare di vincoli e divieti assurdi, molte volte anche incomprensibili, inseriti dalle direzioni regionali nel recepimento di direttive comunitarie che, alla fine, hanno danneggiato cittadini e imprese e creato aggravi di procedure solo e esclusivamente per dimostrare allo Stato e all'Unione europea che noi eravamo più bravi".

"Grazie all'emendamento approvato alla legge comunitaria, tutto ciò non sarà più possibile, perché saranno recepiti soltanto gli standard e i requisiti minimi richiesti dalle direttive comunitarie stesse, e quindi: l'introduzione o il mantenimento di requisiti, standard, obblighi e oneri non strettamente necessari per l'attuazione delle direttive; l'estensione dell'ambito soggettivo o oggettivo di applicazione delle regole rispetto a quanto previsto dalle direttive, ove comporti maggiori oneri amministrativi per i destinatari; l'introduzione o il mantenimento di sanzioni, procedure o meccanismi operativi più gravosi o complessi di quelli strettamente necessari per l'attuazione delle direttive".

"Questo livello minimo di regolazione comunitaria - conclude Marin - potrà essere superato soltanto nel caso di circostanze eccezionali di cui dovrà dare conto la Giunta regionale nella relazione accompagnatoria al disegno di legge comunitaria".