CR: nuova composizione Giunta, dibattito (2)
(ACON) Trieste, 25 lug - AB - Dopo la comunicazione del
presidente Tondo sulla nuova composizione della Giunta, si è
aperto in Aula un dibattito.
Mauro Travanut (PD) ritiene alcuni di questi cambiamenti di rotta
positivi, come la riduzione da 10 a 8 degli assessori, altri
meno, come aver dovuto ammettere che alcune scelte iniziali non
erano state azzeccate, essendo costretto a continue correzioni.
Ma il massimo grado di criticità si è manifestato oggi quando,
sgravandosi della competenza che si era dato nove mesi fa, Tondo
fugge dalle sue responsabilità.
Il dato fondamentale è che gli assessori scendono da 10 a 8, ha
sottolineato Bruno Marini (Pdl) e di ciò bisogna dare atto al
presidente. Le deleghe così ridistribuite comporteranno un
impegno non da poco, ma gli assessori offrono ampie garanzie.
I due assessori Kosic e Garlatti erano molto più riconducibili al
presidente, ha affermato, Igor Kocijancic (SA-PRC), mentre così
le cose si fanno più difficili. Per Stefano Pustetto (SA-SEL) la
rinuncia alla sanità da parte del presidente Tondo è positiva,
anche se fatta troppo tardi.
Sulle scelte di oggi, spera che siano più felici di quelle fatte
in passato.
Oggi - ha affermato Franco Brussa (PD) - cala il sipario su una
Giunta che all'inizio pensava di avere la forza e il consenso
della gente e che si trova invece in difficoltà per non aver
avuto il coraggio di dare una svolta alla grave situazione
attuale. La scelta di due tecnici, Kosic e Garlatti, è stata
fallimentare perché sulla riforma della sanità stiamo solo
sentendo ipotesi e di quella della pubblica amministrazione non
esiste traccia.
Chi vince le elezioni nomina la sua squadra, ha evidenziato Enio
Agnola (Idv), ma quello che è capitato dal rimpasto di metà
legislatura ha portato a una deriva pericolosa di cui oggi
continuiamo a pagare le conseguenze: abbiamo avuto 4 assessori
all'ambiente senza riuscire a fare un Piano energetico, il valzer
degli enti locali ha fatto vivere alle Comunità montane una
legislatura di commissariamento.
La riduzione a 8 assessori per Roberto Marin (Pdl) è una sfida
forte, che impegnerà molto gli assessori, chiamati a far fronte a
tante competenze e a scelte che in alcuni casi dovranno essere
coraggiose.
Abbiamo condiviso unanimemente il taglio dei consiglieri
regionali - ha sottolineato Piero Camber (Pdl) - non vedo perché
non si debba condividere il taglio degli assessori, scelta
doverosa in momenti come questo, ma non per tutti, vedi il Comune
di Trieste che invece aumenta il loro numero.
Con questa scelta, con questa comunicazione stringata, Federico
Razzini (LN) ha evidenziato la coerenza di questa maggioranza e
lo stile del presidente Tondo e ha accusato invece le opposizioni
di perdere tempo con discussioni sul sesso degli angeli invece di
dedicarsi a cose ben più importanti per la società regionale.
(foto, immagini tv)
(segue)