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PD: Lupieri, no siderurgia a Servola (TS) dopo il 2015

25.07.2012
15:04
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RC - Prima che Regione, Provincia e Comune di Trieste sottoscrivano una dichiarazione di intenti nella quale si dichiarano favorevoli alla prosecuzione dell'attività siderurgica a Servola dopo il 2015, devono tenere conto che il primo trimestre 2012 ha rilevato una concentrazione di 5 nanogrammi di benzopirene. Perciò anche considerando inferiori le rilevazioni successive, siamo oltre la media annuale di 1 nanogrammo consentita per legge.

La riflessione è di Sergio Lupieri, consigliere del PD, che così prosegue: "Entra quindi in vigore la legge regionale n. 1 di febbraio 2012, che in caso di superamento dei valori obiettivo di benzopirene, anche prima della scadenza annuale, obbliga il Comune di Trieste, sentita l'Azienda sanitaria, ad adottare misure urgenti per la protezione e la tutela della salute anche mediante azioni limitative e sanzionatorie nei confronti dei soggetti inquinanti.

"La legge regionale obbliga, infatti, a non aspettare la fine dell'anno, ma quando viene evidenziata una situazione di rischio per la salute e per la tutela dell'ambiente fa adottare al Comune ordinanze urgenti.

"Prima di sottoscrivere qualsiasi dichiarazione di intenti, bisognerebbe poi che Regione, Provincia e Comune chiedessero agli abitanti di Servola quale sia lo stress conseguente alla loro condizione di vita. Deve partire subito l'indagine che tenga conto non solo dei livelli di inquinamento, ma anche della percezione di degrado del quartiere nel quale la gente è costretta a vivere. Imbrattamento, puzza, botti, paura di malattie non costituiscono buone condizioni di vita, per cui ben venga la misurazione dello stress ossidativo delle cellule nel sangue e la misurazione dell'inquinamento dentro le abitazioni, magari accompagnato da un esame delle urine per IPA, quale percorso per misurare il livello di benessere percepito dalla popolazione. Ricordo ancora le concentrazioni di piombo e manganese nel sangue dei cittadini di Servola, preoccupanti e decisamente non sintomo di buona salute.

"Le istituzioni devono farsi carico di questi temi che coinvolgono direttamente la vita della comunità, e non possono ignorare i forti segnali e i richiami delle associazioni.

"Certamente bisogna continuare il percorso per la riconversione produttiva dell'area per salvaguardare i livelli occupazionali, ma prima di dichiararsi favorevoli a qualsivoglia attività con una dichiarazione di intenti, bisogna garantire la compatibilità ambientale e tutelare lo stato di salute della popolazione".