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Idv: Agnola, tutela piccolo commercio facendo rete

25.07.2012
16:49
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RC - Il piccolo commercio del Friuli Venezia Giulia sta vivendo un momento drammatico, danneggiato dalla crisi che ogni giorno si fa più pesante e dallo strapotere dei centri commerciali che nascono come funghi. Le normative europee - sostiene il consigliere regionale Enio Agnola di Idv - spingono verso forme di concorrenza sempre più estreme. I centri commerciali restano aperti ogni domenica penalizzando in questo modo i lavoratori, che devono sacrificare la loro vita familiare.

Temi su cui la Lega è estremamente populista - aggiunge Agnola - come la sua proposta di vietare nei centri storici prodotti che non siano legati storicamente e culturalmente al territorio. Abbiamo votato contro l'emendamento della Lega, palesemente contrario alle normative generali e che, anche fosse stato approvato, sarebbe stato certamente impugnato dal Governo per incostituzionalità. Si è trattato di un atto esclusivamente propagandistico. Siamo però profondamente convinti che bisogna sostenere il piccolo commercio, così come siamo preoccupati dell'apertura indiscriminata dei centri commerciali che sottopone i lavoratori a continui disagi.

È importante tutelare queste realtà che hanno una forte valenza sociale e rappresentano il cuore storico e culturale di molti paesi - sottolinea Agnola, che ha predisposto un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale ad attuare quanto prima un piano concreto per il sostegno del piccolo commercio del Friuli Venezia Giulia, realtà che devono essere messe in condizione di competere con i centri commerciali. Per questo vanno predisposti provvedimenti che spingano i piccoli negozi a fare rete.

Attraverso forme di collaborazione e rotazione delle aperture, che coinvolgano Comuni, associazioni di categoria e rappresentanze della grande distribuzione, possiamo giungere a corrette forme di flessibilità degli orari e delle aperture dei giorni festivi - afferma Agnola. Risultati che vanno conquistati attraverso appositi tavoli di concertazione. In questo processo vanno coinvolte le rappresentanze sindacali e le categorie della grande distribuzione. Solo così possiamo ottenere una gestione equilibrata del personale.