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CR: nuova composizione Giunta, conclusione dibattito (3)

25.07.2012
16:48
(ACON) Trieste, 25 lug - AB - Siamo gli unici in Italia ad avere un numero così limitato di assessori - ha ricordato Edoardo Sasco (UDC) - e ciò va a nostro merito. Il mio gruppo continuerà a garantire tutto il sostegno necessario.

Roberto Asquini (Misto) ha detto di apprezzare la riduzione del numero degli assessori, segnale responsabile e coerente, ma non ha condiviso i destinatari del trasferimento di alcune deleghe. Si augura che si faccia tesoro degli errori del passato e aspetta una legge che escluda, o ponga un limite rigoroso agli assessori esterni.

Maurizio Bucci (Pdl) ha focalizzato il suo intervento alle deleghe che interessano l'area triestina, perché vi è una criticità territoriale da monitorare e risolvere.

Antonio Pedicini (Pdl) ha voluto tributare un apprezzamento agli ex assessori Kosic e Garlatti. Il primo ha avuto il coraggio di avviare il Libro verde della sanità, il secondo ha dovuto affrontare problemi non di poco né marginali. Abbiamo approvato e approviamo le scelte di Tondo e continueremo a sostenere la sua linea di governo.

Gianfranco Moretton (PD) ha accusato Tondo di lentezza, perché ha atteso un mese per decidere a chi affidare le deleghe di Garlatti e molto di più per quelle di Kosic. Questo non è un esempio di buona amministrazione. In questa legislatura sembra di essere al luna park, con il presidente che fa salire e scendere dalla giostra come e quando gli pare chi vuole lui. Nessuno aveva idee preconcette, ha poi precisato Bruno Zvech (PD), Tondo ha fatto scelte che saranno il tempo e i cittadini a giudicare.

Daniele Galasso (Pdl) ha respinto ogni accusa, ha invece messo in evidenza come aver ridotto la Giunta comporti maggiori aggravi per tutti, per il presidente e per i singoli assessori, ma questo era l'impegno, questo è coerenza, questo è senso di responsabilità. Va bene la sobrietà imposta dal presidente, va bene quanto ci viene proposto, continueremo su questa strada.

Nella replica, il presidente Renzo Tondo ha difeso gli atti concreti con cui si è decisa la riduzione del numero dei consiglieri, la sua scelta di ridurre gli assessori a 8, dato che non può essere sottovalutato: avremmo potuto mantenere la Giunta a 10 assessori, ma non lo abbiamo fatto pur sapendo di appesantirci di responsabilità. Abbiamo ridotto le figure apicali della Presidenza della Regione in tempi quando la spending review non si sapeva nemmeno cosa fosse, abbiamo anche mantenuto la promessa che presidente e assessori avrebbero ridotto e rivisto la composizione delle loro segreterie, mentre non ho visto fare altrettanto dai Gruppi consiliari. E a chi critica Kosic ricordo che ha impostato una spending review in sanità che oggi ci consente di non mettere in quel settore risorse aggiuntive con le variazioni di bilancio. E Garlatti ha adottato una serie di scelte in linea con quanto gli era stato chiesto, si è dimesso senza maturare alcun diritto, per quel che farà in futuro sarà meno retribuito di quando era in Giunta, ma con onestà e signorilità si è dimesso senza guardare a queste cose, semplicemente lo ha fatto quando si è reso conto di aver portato a compimento quanto gli era stato chiesto.

(segue)