Idv: contestata la nuova rotazione in Giunta Tondo
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/RC - La continua rotazione delle
deleghe tra gli assessori della Giunta Tondo non permette alla
Regione di programmare l'attività politica e di dare risposte
concrete ai tanti problemi reali dei cittadini: questa la
denuncia di Italia dei Valori in Consiglio regionale.
Questo percorso deleterio è iniziato a causa di una resa dei
conti all'interno della maggioranza di centro-destra che ha
portato alla sostituzione dell'assessore Rosolen - sostiene Enio
Agnola. Da allora la Giunta Tondo è andata avanti con continui
aggiustamenti interni. Le conseguenze sono sotto gli occhi di
tutti: l'ambiente, ad esempio, è passato in quattro anni da Lenna
a De Anna, a Ciriani e ora a Savino. Ben quattro diversi
assessori che non sono stati capaci finora di predisporre il
Piano energetico, atto fondamentale per la vita del nostro
territorio. Inoltre, questo continuo valzer ha coinvolto
direttamente gli enti locali e fatto vivere alle Comunità montane
una legislatura di commissariamento.
Ma cosa significa, per l'apparato regionale, il cambio di un
assessore? Quali sono le reali ripercussioni all'interno delle
direzioni? - si chiede il consigliere. Un nuovo assessore è
chiamato a uno sforzo straordinario in termini di lavoro e di
tempo (sei mesi, come ebbe a dire a suo tempo lo stesso De Anna)
per far ripartire l'attività della struttura mentre i nostri
interlocutori (cittadini, istituzioni locali, attività
produttive) hanno aspettative che non saranno mai soddisfatte.
Bisogna avere maggiore rispetto per queste persone nella speranza
che questa sia l'ultima stagione dei valzer fra gli assessori
regionali.
Le decisioni di Tondo - attacca Alessandro Corazza - smascherano
l'assenza di una linea politica comune della maggioranza, e fanno
emergere con chiarezza come le deleghe siano spartite tra gli
assessori esclusivamente sulla base di questioni di potere e non
in base alle competenze. Di fatto, ogni assessore è stato
accontentato col proprio orticello da coltivare elettoralmente e
gli equilibri interni ai partiti sono salvaguardati. La vera
antipolitica insomma.