CR: ddl riordino enti, relatore maggioranza Piccin e contenuti (4)
(ACON) Trieste, 26 lug - RC - La politica deve dimostrare
apertura verso tutti quei provvedimenti che creano condizioni,
anche minime, di riduzione della spesa pubblica, pena il taglio
di servizi essenziali come sanità e trasporto pubblico. Ecco
perché, per la relatrice di maggioranza Mara Piccin (LN), si
doveva apportare una revisione della spesa regionale. Oltre al
fatto che servirà anche per coprire la probabile decrescita di
molte entrate. Si tratta di un percorso che Giunta e maggioranza
stanno attuando, una volta di più, con una legge specifica di
riordino degli enti.
Il filo conduttore è eliminare le inefficienze, ha aggiunto la
Piccin portando ad esempio quanto già fatto per Agemont e
Promotur, il riordino delle società partecipate della Regione, la
riduzione dei costi della politica con il taglio del numero dei
consiglieri, degli assessori e degli addetti di segreteria
regionali, la soppressione dell'Autorità di bacino regionale. Si
vuole perseguire, mediante economie di scala, un migliore
utilizzo delle risorse. Il tutto tenendo conto che si devono
fornire servizi adeguati alla comunità.
Passando all'esame le parti di cui si compone il provvedimento n.
208, il Titolo I è inerente le Aziende territoriali dell'edilizia
- ATER, secondo un percorso che si completerà nella prossima
legge finanziaria, contenendo i costi che attualmente superano i
70 milioni di euro. Ci vuole pianificazione; accorpamento di
funzioni omogenee; riduzione dei centri decisionali,
omogeneizzazione degli atti, individuazione di parametri.
Il Titolo II affronta la tematica dei Consorzi di bonifica,
apportando modificazioni alle leggi di settore valorizzando
l'Associazione dei Consorzi di bonifica e rafforzando la funzione
dei Comuni.
Il Titolo III è dedicato alle funzioni amministrative delle
Camere di commercio che oggi svolgono su delega della Regione e
che passeranno a Unioncamere FVG, per semplificare la filiera
burocratica e comprimere la spesa per il funzionamento della
macchina amministrativa. Si prevede, inoltre, la riduzione del
numero dei componenti il Consiglio di amministrazione dell'ente
industriale di Trieste - EZIT, da 15 a 7. E si mira a favorire
l'aggregazione dei Confidi, attualmente presenti con 8 strutture
differenziate.
La soppressione dell'Agenzia regionale del lavoro, dal primo
gennaio 2013 quando cesserà anche il direttore dell'Agenzia e
subentrerà un commissario liquidatore, è inserita nel Titolo IV.
Un altro importante intervento riguarda, al Titolo V, gli Erdisu,
che saranno sostituiti dall'Agenzia regionale per il diritto agli
studi superiori - Ardiss, avente sede legale a Trieste e sedi
operative a Trieste, Udine ed eventuali altre sul territorio.
Oltre alle evidenti economie di scala, si prevede una riduzione
dei costi del personale del 10% e per gli appalti del 5%, una
contrazione degli organi di gestione e dei procedimenti
amministrativi tra Regione e nuova Agenzia.
Nel Titolo VI, inerente le attività culturali, si sostituiscono
gli organi dell'Azienda speciale di Villa Manin con un
amministratore unico, e un Consiglio di indirizzo con funzioni di
consulenza e vigilanza sull'attuazione del programma da parte
dell'amministratore unico. Allo stesso tempo, si provvede
all'abrogazione delle norme istitutive del Comitato regionale per
i musei, composto da 19 membri.
Le modifiche proposte nel Titolo VII snelliscono alcune procedure
in materia di demanio idrico regionale, migliorando la gestione
delle autorizzazioni e prevedendo un più coerente riparto di
funzioni tra i soggetti deputati al loro rilascio.
(immagini tv)
(segue)