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CR: ddl riordino enti, relatori maggioranza Baritussio e Salvador (5)

26.07.2012
16:10
(ACON) Trieste, 26 lug - RC - Parlando del ddl n. 208, il relatore di maggioranza Franco Baritussio (Pdl) ha ricordato che dall'opposizione sono state sollevate due questioni: la fretta da parte di chi ha voluto questa riforma; la reale portata dei risparmi prodotti.

Riguardo alla prima questione, la traduzione pratica degli indirizzi dati dal presidente Tondo il 27 settembre scorso non solo è stata elaborata con un costante lavoro svolto fra assessori e tecnici della Regione, ma si è anche sviluppata in un arco di tempo più che adeguato. Per quanto concerne invece i risparmi prodotti dalla manovra, già in I Commissione è stato riferito l'abbattimento delle spese con le singole manovre; rimane aperto il riscontro puntuale dell'abbattimento complessivo. I risparmi ci saranno; la loro portata dipenderà dalla capacità della politica di programmare, in sede di bilancio, gli importi degli specifici capitoli di riferimento, nonché dalla capacità gestionale dei funzionari della Regione rispetto alle materie e agli obiettivi loro conferiti.

Baritussio ha, da ultimo, rimarcato che qualsiasi semplificazione istituzionale e organizzativa dà nel tempo frutti a cascata che, all'atto delle scelte, non possono essere calcolati al millimetro come qualcuno pretenderebbe.

E che questa non sia né la prima né l'ultima proposta di riordino della struttura regionale, è convinto anche il terzo relatore di maggioranza, Maurizio Salvador (UDC). Il provvedimento all'attenzione dell'Aula - ha detto - conferma l'intenzione della Regione di partecipare al risanamento del Paese e, nello stesso tempo, progettare il futuro del Friuli Venezia Giulia.

Questo provvedimento interviene con modifiche in diversi settori, ma contiene un'unica autentica riforma: la riorganizzazione del diritto allo studio universitario. L'obiettivo è la tenuta nel medio/lungo periodo, non dare una risposta nell'immediato diminuendo la spesa.

Quanto alla riforma delle ATER, questa dovrà chiarire dapprima se esse siano un ente realmente di natura economica o un ente pubblico sociale. La legge n. 24 del 1999 aveva fatto una scelta da questo punto di vista, oggi bisogna verificare i risultati di quella riforma.

La filosofia che sta dietro alle modifiche proposte nel ddl 208 - ha chiosato Salvador - è rivolta a garantire i servizi fino ad ora resi, che rimangono immutati e sono semplicemente sottoposti a processi di razionalizzazione.

(segue)