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Citt: Alunni Barbarossa su situazione Cooperative operaie

26.07.2012
16:07
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/AB - La Giunta regionale, tramite l'assessore Molinaro, ha risposto all'interrogazione del capogruppo di Cittadini - Libertà Civica Stefano Alunni Barbarossa, e ad analoghe sollecitazioni dei consiglieri Alessia Rosolen e Luigi Ferone, sulla vicenda delle Cooperative operaie di Trieste Istria e Friuli.

Alunni Barbarossa ha ricordato il quadro di eccezionale gravità recentemente emerso sul bilancio consolidato 2011, sulle modalità di elezione degli organi amministrativi e sull'opposizione delle Cooperative operaie a rendere noto l'elenco dei soci, nonostante due provvedimenti dell'autorità giudiziaria le obbligasse a farlo.

Questa situazione - ha aggiunto Alunni Barbarossa - mi ha indotto a chiedere alla Giunta, a tutela dei soci delle Cooperative, di esercitare senza indugio i poteri che la legge conferisce alla Regione commissariando le Cooperative operaie.

Dalla risposta resa in Aula prendo atto con sconcerto - sottolinea il capogruppo di Cittadini-Libertà Civica - che la Giunta regionale non ha compreso l'eccezionale e manifesta gravità della situazione, trincerandosi dietro il richiamo delle procedure di vigilanza in atto nei confronti di Cooperative operaie, che ben si prestano a risolvere situazioni ordinarie, ma sono del tutto inadeguate e tardive se sussistono, come è evidente in questo caso, le condizioni per l'immediato commissariamento per palese irregolarità di funzionamento come previsto dall'articolo 2545-sexiesdecies del codice civile.

Anche il capogruppo di Italia dei Valori Alessandro Corazza ha definito grave la titubanza della Giunta a fronte di una Società cooperativa che, oltre a essere ben lontana dal rispetto di regolamenti e statuti, è persino inadempiente nell'esecuzione di provvedimenti dell'autorità giudiziaria.

Nel contesto della gravissima crisi economica che stiamo attraversando - ha concluso Alunni Barbarossa - non è accettabile che la Regione non faccia tutto ciò che è in suo potere a tutela, oltre che dei soci, soprattutto di quei risparmiatori del nostro territorio, e sono ben 17.000, che hanno affidato alle Cooperative 160 milioni di euro di risparmi. Questi risparmiatori hanno diritto alla tranquillità di una corretta gestione che solo un commissario può al momento garantire e a questo risultato si dovrà arrivare.