News


PD: Lupieri, riforma sanità Tondo è di stampo elettorale

26.07.2012
16:46
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/AB - La proposta di riforma sanitaria targata Tondo giunge a fine legislatura, dopo tanti annunci e dopo un complicato percorso di condivisione all'interno della sua maggioranza, che alla fine presenta un documento completamente diverso dal pensiero iniziale del presidente.

Lo sostiene Sergio Lupieri,consigliere regionale del PD e vicepresidente della III Commissione sanità, che aggiunge.

Una riforma composta da otto articoli, stringata, in cui non si fa alcun riferimento alle procedure per la sua realizzazione. È evidente che si è preferito evitare qualsiasi approfondimento per non creare contenziosi e dissapori all'interno di una maggioranza in fibrillazione.

Quindi, una proposta di stampo elettorale, che rimanda tutto per la sua realizzazione all'1 gennaio 2014, quasi che i problemi di oggi, trascurati per cinque anni senza alcuna manutenzione, fossero ulteriormente rinviabili.

Tondo riduce Aziende sanitarie e Distretti in un momento in cui cresce la domanda di salute sul territorio legata ai problemi della cronicità.

Quindi una riforma molto povera, del tutto insufficiente a rispondere alla domanda di salute crescente e alle risorse calanti, per le quali non viene previsto nessun intervento di risparmio ed economie di scala.

Il presidente annuncia poi che saranno da collegare alla cosiddetta riforma il Piano oncologico, il Piano materno-infantile, il Piano della riabilitazione e altri progetto obiettivo, che comunque non ha realizzato nei cinque anni della sua amministrazione, che così rimanda ulteriormente continuando a praticare la politica degli annunci delle cose da fare.

Tondo invoca poi la partecipazione dell'opposizione, per contribuire a realizzare la riforma che dichiara simile a quella presentata dal centrosinistra nel 2007. Certamente il PD farà il suo, ma ricordiamo che da allora sono passati quasi sei anni ed è cambiato di molto il panorama sanitario regionale. Oggi le parole d'ordine sono: ricerca dei migliori percorsi diagnostico-terapeutici possibili, volti a una presa in carico ottimale del paziente per garantire la più efficace continuità assistenziale; integrazione ospedale-territorio; rete ospedaliera in grado di interpretare i bisogni dei territori; una struttura in grado di realizzare le più efficaci economie di scala e i più forti risparmi; ma tutto ciò si può realizzare solo ricostruendo la governance di un Servizio sanitario regionale acefalo per troppi anni, al quale è mancato un chiaro indirizzo politico.