Idv: Agnola, riforma sanitaria di stampo elettoralista
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/AB - Sul disegno di legge di
riordino del Servizio sanitario regionale, proposto dalla Giunta
Tondo, interviene il consigliere di Idv Enio Agnola, membro della
III Commissione sanità.
"Entreremo certamente nel merito puntuale di questa proposta, che
la maggioranza ha saputo partorire dopo quattro anni e ben tre
assessori, dando il nostro contributo con proposte sia
integrative che alternative su cui stiamo lavorando da tempo.
Siamo a ogni modo molto critici per le modalità con cui la
proposta di legge è giunta all'attenzione del Consiglio - precisa
il consigliere dell'Italia dei Valori - visto che avviene in
piena campagna elettorale, con una mediazione tutta politica
interna ai partiti della coalizione di centro-destra e senza
confronti né sul territorio, né con gli operatori di un settore
fondamentale sia per i servizi primari rivolti ai cittadini, sia
per l'incidenza sul bilancio regionale, dove occupa oltre il 50%
della spesa".
"Siamo a favore di una sanità pubblica rivolta a tutti i
cittadini, non vorremmo però - aggiunge Agnola - che una riforma
con un respiro temporale a lungo termine - la sua applicazione è
prevista appena nel 2014 - faccia dimenticare quelle emergenze
operative che sono di piena attualità, quali ad esempio il
rapporto tra sanità, sociale e territorio, in particolare quella
fase critica che vede i pazienti dimessi frettolosamente dagli
ospedali e che poi si trovano a vivere le difficoltà delle
strutture territoriali di assistenza".
"Inoltre, ci sono diversi casi ormai di carenza cronica di
infermieri e di altre figure professionali nelle corsie e nei
reparti ospedalieri. Senza dimenticare il sempre più profondo
disagio degli operatori della Medicina di base che - per carenza
di supporti - non possono avviare percorsi di integrazione e di
forme associative capaci di allestire quei servizi di rete in
grado di prevenire l'afflusso nelle strutture ospedaliere".
"È necessario - conclude Agnola - lavorare per consentire a
questa Regione di mantenere elevati i livelli qualitativi nelle
strutture sanitarie e nei servizi socio assistenziali sul
territorio in linea con la crescita della domanda che accompagna
l'aumento della aspettativa di vita della popolazione".