LN: Razzini, ragionare su una Provincia di Gorizia e Trieste
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/AB - Le agenzie di stampa parlano
di un accordo romano tra PD e Pdl per un emendamento alla legge
taglia Province che preveda l'esistenza di almeno due province
per regione. Se passerà questo ennesimo ritocco, purtroppo
difficilmente potrà realizzarsi quanto proposto dal presidente
Tondo e da molte altre forze politiche regionali, nel senso
dell'eliminazione di tutte e quattro le Province.
L'intervento è del consigliere regionale della Lega Nord Federico
Razzini, che aggiunge.
Ecco allora che dovremo pensare almeno ad accorpamenti il più
possibile logici e omogenei. In tal caso, scartando ipotesi
obsolete di un grande Friuli dai confini difficilmente definibili
e altrettanto impraticabili, ipotesi di città metropolitane
triestine dove di metropoli non ne abbiamo nemmeno la parvenza né
per territorio né per abitanti, rimane la via più praticabile,
quella che definirei degli accorpamenti con rispetto delle
identità.
Un esempio che faccio da alcuni anni, e che ora potrebbe
finalmente divenire praticabile, è quello di una grande Provincia
di Gorizia e Trieste, da realizzarsi alla scadenza naturale degli
attuali mandati. Le due Province carsiche, limitrofe, le più
piccole d'Italia, entrambe a prevalenza venetofona, ma con
un'importante presenza friulana e slovena, si uniscono -
mantenendo, sia ben chiaro, nome e identità culturali - ma creano
un ente unico più vasto e soprattutto di 400.000 abitanti.
Risultato, nel medio periodo: tagli al costo della politica e
della burocrazia e creazione di una Provincia che sta in piedi
sia per numero di abitanti che per territorio e comuni e ha
maggior peso nel consesso regionale. Il capoluogo? Se ne parla
senza isterismi fuori luogo, ma potrebbe essere nella
baricentrica Monfalcone o a Gradisca.
Finora la difesa dello status quo ha impedito di ragionarci su,
ma la crisi del sistema Italia e l'opinione pubblica che vigila
sui comportamenti concreti degli amministratori potrebbe riuscire
ad imporre giocoforza soluzioni, comunque utili e positive, che
la politichetta da cortile e l'esasperato campanilismo cui non
sfugge l'estremo nord est, finora aveva evitato persino di
considerare.