CR: ddl enti Regione, diritto allo studio, primi articoli (11)
(ACON) Trieste, 31 lug - MPB - L'Aula ha avviato l'esame del
titolo V del disegno di legge di riforma degli enti regionali
comprendente gli interventi in materia di istruzione, università
e ricerca, con norme riguardanti il diritto allo studio
universitario.
Dopo che l'Assemblea aveva respinto la richiesta di Corazza (Idv)
di rinviare alla Commissione competente - la VI e non la I, ha
sottolineato il consigliere - l'intero Titolo, per un
approfondimento alla luce degli emendamenti a corredo, è iniziata
l'illustrazione degli emendamenti al primo articolo di questa
parte della legge, il 15, riguardante oggetto e finalità.
Il contesto normativo è quello europeo in cui si fondono la
visione liberale e quella solidale - aveva precisato l'assessore
Molinaro ricordando che le audizioni avevano consentito di
migliorare il testo originario e, quanto all'ARDISS, che
l'istituzione di una agenzia regionale è un modello collaudato,
la prevista Conferenza regionale composta dai rappresentanti dei
diversi portatori di interesse è un momento programmatorio, cui
si affianca con il Consiglio degli studenti un altro strumento di
indirizzo che dà agli studenti un potere che prima non avevano e
che fa la differenza. Quanto all'impatto economico, l'obiettivo
è risparmiare spedendo di meno per la burocrazia e di più per i
servizi.
Infine, l'articolo 15 è stato approvato, modificato da un
emendamento firmato da Baiutti, Menis, Codega e Moretton (PD)
che fra le finalità introduce anche la promozione di un sistema
formativo di supporto nella scelta delle opportunità in materia
di istruzione universitaria e di alta formazione, compresa la
formazione per la ricerca. Integrato anche l'articolo 16, sui
principi, da un altro emendamento del PD che pone l'accento sulla
promozione dell'internazionalizzazione.
Senza modifiche sono passati gli articoli successivi sulle
tipologie degli interventi (17), sui destinatari
(18)sull'attività a tempo parziale (19), sugli interventi
finalizzati a servizi per l'accoglienza (20), sull'accreditamento
dell'offerta abitativa (21).
L'articolo 22 sulla tassa regionale per il diritto allo studio
universitario ha visto accogliere la modifica proposta da
Baiutti, Moretton, Codega e Brussa (PD) che stabilisce che la
tassa sia articolata in tre fasce.
(segue)