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CR: ddl enti Regione, diritto allo studio, primi articoli (11)

31.07.2012
19:29
(ACON) Trieste, 31 lug - MPB - L'Aula ha avviato l'esame del titolo V del disegno di legge di riforma degli enti regionali comprendente gli interventi in materia di istruzione, università e ricerca, con norme riguardanti il diritto allo studio universitario.

Dopo che l'Assemblea aveva respinto la richiesta di Corazza (Idv) di rinviare alla Commissione competente - la VI e non la I, ha sottolineato il consigliere - l'intero Titolo, per un approfondimento alla luce degli emendamenti a corredo, è iniziata l'illustrazione degli emendamenti al primo articolo di questa parte della legge, il 15, riguardante oggetto e finalità.

Il contesto normativo è quello europeo in cui si fondono la visione liberale e quella solidale - aveva precisato l'assessore Molinaro ricordando che le audizioni avevano consentito di migliorare il testo originario e, quanto all'ARDISS, che l'istituzione di una agenzia regionale è un modello collaudato, la prevista Conferenza regionale composta dai rappresentanti dei diversi portatori di interesse è un momento programmatorio, cui si affianca con il Consiglio degli studenti un altro strumento di indirizzo che dà agli studenti un potere che prima non avevano e che fa la differenza. Quanto all'impatto economico, l'obiettivo è risparmiare spedendo di meno per la burocrazia e di più per i servizi.

Infine, l'articolo 15 è stato approvato, modificato da un emendamento firmato da Baiutti, Menis, Codega e Moretton (PD) che fra le finalità introduce anche la promozione di un sistema formativo di supporto nella scelta delle opportunità in materia di istruzione universitaria e di alta formazione, compresa la formazione per la ricerca. Integrato anche l'articolo 16, sui principi, da un altro emendamento del PD che pone l'accento sulla promozione dell'internazionalizzazione.

Senza modifiche sono passati gli articoli successivi sulle tipologie degli interventi (17), sui destinatari (18)sull'attività a tempo parziale (19), sugli interventi finalizzati a servizi per l'accoglienza (20), sull'accreditamento dell'offerta abitativa (21).

L'articolo 22 sulla tassa regionale per il diritto allo studio universitario ha visto accogliere la modifica proposta da Baiutti, Moretton, Codega e Brussa (PD) che stabilisce che la tassa sia articolata in tre fasce.

(segue)