Pdl: Camber, un ordine del giorno per salvare Insiel
(ACON) Trieste, 1 ago - COM/AB - Dopo una visita a sorpresa
martedì all'assemblea della società Insiel, insieme al presidente
della Regione Renzo Tondo, il consigliere regionale del Pdl Piero
Camber è corso ai ripari per salvare l'Insiel SpA presentando un
ordine del giorno urgente che è stato approvato durante l'ultima
seduta del Consiglio regionale prima della pausa estiva.
"Con questo ordine del giorno - rileva Camber - il Consiglio
regionale ha impegnato il presidente Tondo e la sua Giunta a
intervenire presso il Parlamento, dov'è in discussione il decreto
95/2012 sulla spending review che, nelle parti in cui viene
disposta la liquidazione delle società in-house entro il 31
dicembre 2013 (art. 4, commi 3 bis e 3 quater e comma 8),
privatizza forzatamente Insiel SpA facendole pagare tutti gli
effetti negativi di questo provvedimento".
"Nel testo originario del decreto, il comma 3 prevedeva la non
applicabilità dell'intero art. 4 alle società che erogano servizi
in favore dei cittadini, alle società che svolgono compiti di
centrale di committenza, che gestiscono banche dati strategiche
in relazione alle esigenze di tutela della riservatezza e della
sicurezza dei dati, quindi alla stessa Insiel, oltre a Sogei e
Consip".
"La nuova e ultima formulazione, invece - prosegue l'esponente
del Pdl - non prevede più la non applicabilità dell'intero art. 4
e rende impossibile l'operatività di società definite salve dallo
stesso comma 3. Società come Insiel, appunto. Pertanto è proprio
quest'ultima formulazione che va tolta mantenendo l'assetto
normativo precedente".
"La società Insiel SpA è un chiaro esempio delle economie di
scala che si possono realizzare mettendo in comune i servizi di
ICT (Information and Communication Technology): tanti piccoli
Comuni o le Comunità montane del Friuli Venezia Giulia non
possono permettersi di pagare consulenti d'informatica o di
acquisire pacchetti software onerosi da società informatiche,
mentre l'azione coordinata svolta da Insiel permette a tutte
queste utenze pubbliche di interagire tra di loro a vari livelli
condividendo software e informazioni, realizzando così notevoli
risparmi. Oltretutto, in Insiel SpA operano 720 persone,
caratterizzate da alta professionalità e competenza, che si
vedono minacciate dall'impostazione del decreto sulla revisione
della spesa".
"Questi lavoratori - conclude Camber - guardano con apprensione a
quello che potranno fare i nostri parlamentari alla Camera dei
deputati, anche a seguito di quanto disposto dall'ordine del
giorno approvato dal Consiglio regionale".
AB