Idv: Corazza, Erdisu, la riforma esautora gli studenti
(ACON) Trieste, 2 ago - COM/MPB - "Con la riforma sugli Erdisu
passata martedì notte in Consiglio regionale, la Giunta Tondo
vorrebbe decidere autonomamente quali strutture possono offrire
nuovi servizi abitativi agli studenti universitari. In questo
modo la maggioranza Tondo favorirà i collegi privati a discapito
delle case dello studente" - sostiene il capogruppo dell'Italia
dei valori Alessandro Corazza che annuncia una nuova iniziativa
politica: "Nei prossimi giorni prepareremo una memoria da inviare
al governo nazionale, convinti che la legge possa essere
impugnata per incostituzionalità. Questo dispositivo contrasta
infatti palesemente con la normativa nazionale che disciplina il
riconoscimento dei collegi universitari, gli unici che possono
garantire questi servizi abitativi".
"La volontà di privatizzare il diritto allo studio è forse il
delitto peggiore di una riforma inutile, verticistica e priva di
risparmi reali" - afferma Corazza, ricordando che l'Italia dei
valori ha contrastato punto su punto il Ddl 208 sul riordino
degli Enti della Regione Friuli Venezia Giulia voluto dalla
maggioranza Tondo, lottando per più di cinque ore per contrastare
l'approvazione del disegno di legge, presentando più della metà
degli emendamenti - una settantina in tutto - discussi in Aula.
"Abbiamo fatto un'opposizione costruttiva, come avevamo promesso"
- dice Corazza, contestando "la fretta imposta da Tondo su questo
Ddl, fatto arrivare in Aula per l'approvazione definitiva senza
che in Commissione ci fosse stato dato il tempo necessario per
poter esaminare compiutamente gli emendamenti della maggioranza e
presentarne di nostri".
"Inoltre - attacca Corazza - non abbiamo compreso la posizione
del PD, a tratti allineato con l'assessore dell'UDC Molinaro su
questa riforma che privatizza i servizi abitativi, riproponendo
quell'alleanza che a livello nazionale vede il PD alleato con
l'UDC e col PDL e che in molti vorrebbero riproporre anche in
Regione.È improponibile forzare alleanze politiche in una materia
come il diritto allo studio dove le posizioni tra la difesa del
servizio pubblico e il favorire l'interesse dei privati sono
contrastanti".
L'Aula ha approvato alcuni emendamenti dell'Italia dei valori
finalizzati a ridare dignità al ruolo degli studenti universitari
come l'istituzione del Consiglio di indirizzo studentesco (Cis)
inserito ora a pieno titolo fra gli organi dell'Ardiss.
"Il Consiglio ha approvato anche la nostra proposta del revisore
unico dei conti al posto del collegio dei revisori composto da
cinque professionisti, un vero taglio dei costi della politica
rispetto ai meri annunci del presidente Tondo - sottolinea
Corazza che commenta -: Resta l'amaro in bocca per la svolta
neocentrista imposta dall'assessore Molinaro. Sul diritto allo
studio la Giunta regionale non solo approverà le linee guida e il
programma triennale ma potrà disciplinare anche le tipologie di
intervento che prima venivano stabilite per legge, clausola di
garanzia che di fatto sottraeva questa materia alla maggioranza
di turno. Adesso saranno decise per regolamento dalla stessa
Giunta regionale con un ruolo per gli studenti ridotto ai minimi
termini e relegato al Cis, che - nei fatti - avrà funzioni
limitatissime con conseguente peggioramento della qualità e
ricettività del sistema regionale".