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Idv: Corazza, Erdisu, la riforma esautora gli studenti

02.08.2012
09:03
(ACON) Trieste, 2 ago - COM/MPB - "Con la riforma sugli Erdisu passata martedì notte in Consiglio regionale, la Giunta Tondo vorrebbe decidere autonomamente quali strutture possono offrire nuovi servizi abitativi agli studenti universitari. In questo modo la maggioranza Tondo favorirà i collegi privati a discapito delle case dello studente" - sostiene il capogruppo dell'Italia dei valori Alessandro Corazza che annuncia una nuova iniziativa politica: "Nei prossimi giorni prepareremo una memoria da inviare al governo nazionale, convinti che la legge possa essere impugnata per incostituzionalità. Questo dispositivo contrasta infatti palesemente con la normativa nazionale che disciplina il riconoscimento dei collegi universitari, gli unici che possono garantire questi servizi abitativi".

"La volontà di privatizzare il diritto allo studio è forse il delitto peggiore di una riforma inutile, verticistica e priva di risparmi reali" - afferma Corazza, ricordando che l'Italia dei valori ha contrastato punto su punto il Ddl 208 sul riordino degli Enti della Regione Friuli Venezia Giulia voluto dalla maggioranza Tondo, lottando per più di cinque ore per contrastare l'approvazione del disegno di legge, presentando più della metà degli emendamenti - una settantina in tutto - discussi in Aula.

"Abbiamo fatto un'opposizione costruttiva, come avevamo promesso" - dice Corazza, contestando "la fretta imposta da Tondo su questo Ddl, fatto arrivare in Aula per l'approvazione definitiva senza che in Commissione ci fosse stato dato il tempo necessario per poter esaminare compiutamente gli emendamenti della maggioranza e presentarne di nostri".

"Inoltre - attacca Corazza - non abbiamo compreso la posizione del PD, a tratti allineato con l'assessore dell'UDC Molinaro su questa riforma che privatizza i servizi abitativi, riproponendo quell'alleanza che a livello nazionale vede il PD alleato con l'UDC e col PDL e che in molti vorrebbero riproporre anche in Regione.È improponibile forzare alleanze politiche in una materia come il diritto allo studio dove le posizioni tra la difesa del servizio pubblico e il favorire l'interesse dei privati sono contrastanti".

L'Aula ha approvato alcuni emendamenti dell'Italia dei valori finalizzati a ridare dignità al ruolo degli studenti universitari come l'istituzione del Consiglio di indirizzo studentesco (Cis) inserito ora a pieno titolo fra gli organi dell'Ardiss.

"Il Consiglio ha approvato anche la nostra proposta del revisore unico dei conti al posto del collegio dei revisori composto da cinque professionisti, un vero taglio dei costi della politica rispetto ai meri annunci del presidente Tondo - sottolinea Corazza che commenta -: Resta l'amaro in bocca per la svolta neocentrista imposta dall'assessore Molinaro. Sul diritto allo studio la Giunta regionale non solo approverà le linee guida e il programma triennale ma potrà disciplinare anche le tipologie di intervento che prima venivano stabilite per legge, clausola di garanzia che di fatto sottraeva questa materia alla maggioranza di turno. Adesso saranno decise per regolamento dalla stessa Giunta regionale con un ruolo per gli studenti ridotto ai minimi termini e relegato al Cis, che - nei fatti - avrà funzioni limitatissime con conseguente peggioramento della qualità e ricettività del sistema regionale".