PD: Moretton, sulle Province pressappochismo della Giunta Tondo
(ACON) Trieste, 9 ago - COM/RC - La Regione, sostiene il
capogruppo consiliare del PD Gianfranco Moretton, è costretta a
rincorrere i provvedimenti nazionali in materia di Province e
Autonomie locali perché è incapace di adempiere alla
realizzazione di un progetto di riforme in materia. E la
responsabilità di ciò è evidente, in quanto sia il presidente
Tondo sia la sua Giunta, compresa la maggioranza di centrodestra,
non hanno saputo o voluto affrontare uno dei temi più importanti
per il futuro della Regione, creando condizioni di grave
fibrillazione economica finanziaria.
Non ci è riuscito l'ex assessore regionale alle Autonomie locali,
Andrea Garlatti - osserva Moretton - e pare non riuscirci nemmeno
il nuovo titolare, Elio De Anna. Anzi, è evidente che ora regna
il caos più totale, sia per il conflitto in atto tra il Pdl e
Tondo, sia per la presa di posizione estranea a qualsiasi linea
politica in materia di Province e Comuni da parte dell'assessore
De Anna.
È certamente molto singolare - così ancora il rappresentante del
PD in Consiglio regionale - che l'ex assessore Garlatti sia stato
richiamato da De Anna a dare la propria collaborazione alla
predisposizione di un'idea di riforma, ma è ancora più strano che
De Anna, per salvare la Provincia di Pordenone, pensi a trovare
condizioni di aggregazione del Comune di Portogruaro a quel
territorio. Dimostrazione di un evidente pressappochismo più
unico che raro, perché non tiene conto di una necessaria visione
generale del problema per una riforma che sappia tener conto, da
un lato, dell'intero territorio regionale e, dall'altro, della
indispensabile riduzione della spesa, pena il fallimento
dell'Istituzione Regione che, come si sa, non dispone più delle
risorse di un tempo.
È anche molto strano - incalza Moretton - che l'assessore De Anna
non si ricordi che non tantissimi anni fa è stato fatto un
referendum che ha visto i cittadini del Comune di Portogruaro
esprimersi contro il passaggio al Friuli Venezia Giulia.
Evidentemente, visto che i tempi sono cambiati, De Anna pensa sia
possibile sparigliare le carte come se si trattasse di un
semplicissimo gioco. Invece non è così, perché il tempo che
viviamo richiede serietà, impegno e soprattutto un chiaro disegno
di riforme, capace di ridistribuire quel poco di ricchezza che ci
è rimasta. Fare diversamente significa solo danneggiare i
cittadini.